PARIGI – La “Monna Vanna”, conosciuta anche come la “Gioconda nuda”, conservata nel castello di Chantilly a nord di Parigi, e datata attorno al 1503, stesso anno in cui Leonardo cominciò a lavorare alla più celebre “Gioconda”, secondo gli esperti del Louvre è opera del Genio di Vinci.
L’ipotesi che potesse essere uno schizzo scaturito dalla mano di Leonardo era stata già ventilata circa due anni fa. Tuttavia si propendeva più per un lavoro della bottega del Maestro.
Ora gli studiosi del Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France, sotto la supervisione del Louvre di Parigi, dopo una serie di ricerche approfondite, ritengono che si tratti di un’opera di Leonardo, e si è voluto vedere nel ritratto una versione nuda della Monna Lisa del Louvre.
In realtà potrebbe essere anche uno dei tanti ritratti del suo allievo prediletto, il pittore Gian Giacomo Caprotti detto Salaì che, come ricorda Giorgio Vasari, nel 1550, era un giovane molto aggraziato, con belle ciocche e boccoli con cui Leonardo “si dilettava molto.”
Lo studio non è ancora stato reso pubblico ma Mathieu Deldicque, responsabile della conservazione del disegno nel Museo Condé, dove l’opera sarà esposta dal primo giugno al 6 ottobre 2019, ha dichiarato all’AFP: “E’ molto probabile che Leonardo abbia fatto la maggior parte del disegno.”