NEW YORK – Un viaggio di circa 60 anni nella storia dell’arte fiorentina attraverso il mecenatismo e il potere dei Medici è quanto propone la mostra “The Medici. Portraits and Politics. 1512-1570” in programma, dal 26 giugno all’11 ottobre 2021, al Metropolitan Museum of Art di New York.
In rassegna circa un centinaio di opere tra dipinti, sculture, disegni e medaglie, pietre preziose intagliate, disegni, incisioni, manoscritti e armature. Protagonisti alcuni capolavori di Raffaello, Francesco Salviati, Jacopo Pontormo, Benvenuto Cellini, Agnolo Bronzino, Tiziano, Sebastiano del Piombo e molti altri.
L’esposizione, curata da Keith Christiansen (presidente del Dipartimento di dipinti europei del Metropolitan Museum of Art) e dallo storico dell’arte Carlo Falciani (docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze), intende illustrare anche la trasformazione della ritrattistica dalle austere raffigurazioni medicee repubblicane (dal 1512 all’assedio di Firenze del 1530) a quelle più auliche del periodo granducale (1537-1570). Tra le opere prestate per l’occasione il ritratto di Cosimo I de’ Medici e due della moglie Eleonora di Toledo di Bronzino che arriveranno da Palazzo Reale di Pisa e da Praga; il ritratto di Bindo Altoviti attribuito a Francesco Salviati della Collezione Tavitian di New York; il ritratto di Laura Battiferri del Bronzino conservato nel Museo di Palazzo Vecchio a Firenze e da poco restaurato grazie al supporto di Friends of Florence.
Di Pontormo vengono presentati un doppio ritratto della Fondazione Cini di Venezia e l’Alabardiere del Getty Museum di Los Angeles. Il ritratto di Lorenzo de’ Medici di Raffaello proviene dal prestito di una importante collezione americana.
In mostra anche il ritratto del giovanissimo Francesco I di Bronzino della Galleria degli Uffizi, il ritratto di Giovanni delle Bande Nere della Galleria Palatina di Palazzo Pitti e il busto di Cosimo I in marmo, opera di Benvenuto Cellini proveniente dal Fine art Museum di San Francisco.
“Alcuni dei più grandi ritratti dell’arte occidentale furono dipinti a Firenze negli anni tumultuosi dal 1512 al 1570, quando la città si trasformò da Repubblica con funzionari eletti in un ducato governato dalla famiglia Medici – spiega Keith Christiansen – La figura chiave di questa trasformazione fu Cosimo I de’ Medici, che divenne Duca di Firenze nel 1537, in seguito all’assassinio del suo predecessore, Alessandro de’ Medici. Cosimo utilizzò astutamente la cultura come strumento politico per convertire la città mercantile nella capitale di uno stato dinastico mediceo, arruolando i maggiori intellettuali e artisti del suo tempo e promuovendo grandi progetti architettonici, ingegneristici e artistici. Attraverso il celebre libro ‘Vite degli artisti’ di Giorgio Vasari, dedicato al duca, Firenze fu promossa come la culla del Rinascimento”.
Attraverso un eccezionale gruppo di ritratti, la grande mostra del Metropolitan Museum of Art di New York introdurrà i visitatori ai vari modi nuovi e complessi con cui gli artisti hanno ritratto l’élite della Firenze medicea, rappresentando le ambizioni politiche e culturali dei protagonisti e trasmettendo “il senso mutevole di ciò che significava essere un fiorentino in questo momento decisivo nella storia della città” – ha sottolineato la curatrice Keith Christiansen.