FIRENZE – Tony Cragg (Liverpool, 1949), tra i maggiori esponenti della scultura internazionale, è protagonista della mostra Transfer, a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, ospitata dal 22 settembre 2022 al 15 gennaio 2023 al Museo Novecento.
Un mondo di forme originali tra organico e tecnologico
L’esposizione, che presenta una selezione di oltre cento opere, tra lavori di piccole e medie dimensioni insieme a disegni e acquerelli, intende restituire un’idea della prolifica e poliedrica attività di Cragg.
La mostra è, in qualche modo, un omaggio alla scultura, magnifica ossessione che accompagna Cragg fin dagli esordi. Tutta la sua opera, mostrando un linguaggio espressivo costruito meticolosamente negli anni, è basato sull’idea che il processo creativo sia anche un percorso di scoperta. L’artista procede sempre nello stesso modo – dal disegno alla scelta dei materiali, alla sperimentazione della tecnica, alla selezione del colore – lavorando la materia e imparando da essa e dalle sue reazioni. In questo modo l’opera si dispiega solo passo dopo passo nel suo farsi, rivelando le infinte possibilità della forma. il processo creativo sia anche un percorso di scoperta l’opera si dispiega solo passo dopo passo nel suo farsi, rivelando le infinte possibilità della forma.
La natura come fonte di ispirazione
Cragg attinge da una sorgente inesauribile, ovvero dalla natura. “La natura ha prodotto forme e strutture meravigliosamente intricate per milioni di anni… è una diversità che mi affascina. Noi, invece, produciamo forme piuttosto semplici, ripetitive, facilmente riproducibili basate su geometrie semplici”. – Afferma l’artista aggiungendo: “Voglio fare un lavoro che abbia lo stesso intenso effetto che ha su di me guardare la Natura. In questo senso, sono rimasto affascinato dal modo in cui le costruzioni razionali sottostanti alle forme si traducono in qualità emotive”.
La mostra fiorentina rappresenta un’esperienza speciale per avvicinare il visitatore alla contemplazione e lettura di un mondo di forme originali che amplificano percezioni e immaginazioni tra mondo naturale e invenzione artificiale, tra organico e tecnologico.
Si va dai lavori, risalenti alla fine degli anni Settanta – epoca del Minimalismo, dell’Arte concettuale, della Land Art e dell’Arte Povera – a quelli influenzati da studi filosofici e ricerche scientifiche che hanno portato Cragg alla sperimentazioni di nuovi materiali (dal bronzo alle resine, dall’acciaio alla plastica, al gesso, al legno, al vetro, dagli oggetti domestici a quelli industriali, da quelli organici a quelli sintetici) e a creare sculture che combinano ancora oggi la maestria artigianale alla tecnologia, avvalendosi spesso della robotica.
Ai lavori dislocati tra il piano terra e il primo piano del Museo Novecento si affiancano per la prima la prima tre sculture monumentali esposte nel chiostro del museo (Versus, Masks, Spring) e una nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti (Stack), che dialogano con l’architettura dei luoghi concepiti nel Rinascimento come ambienti dedicati al ritiro e alla meditazione.
La mostra è pensata, oltre che come strumento di esposizione, anche come mezzo per raccontare il processo di elaborazione creativa dell’artista. Le sale al secondo piano del Museo presentano, infatti, numerosi disegni concepiti come strumenti essenziali e propedeutici all’elaborazione plastica, mentre quelle al piano terra ricreano, attraverso l’allestimento, lo studio dell’artista, luogo di creazione ma anche di vita centrale nel suo lavoro.
Attività e visite guidate
In occasione della mostra viene presentato un ricco programma di iniziative rivolte ai visitatori, tese a favorire l’esperienza di visita e a valorizzarne gli aspetti salienti. Le proposte, a cura di Museo Novecento e MUS.E, si rivolgono ai bambini e alle loro famiglie, alle scuole, ai giovani e agli adulti e offrono una pluralità di occasioni per approfondire in chiave personale la conoscenza dell’opera di questo grande artista inglese, tra i più celebri e poliedrici scultori contemporanei.
Visita alla mostra
Per chi: per giovani e adulti Quando: Tutti i sabati ore 15
La visita permette di apprezzare al meglio l’esposizione di alcune opere significative dell’artista Tony Cragg. La sua ricerca è improntata al rinnovamento del linguaggio scultoreo e non solo, grazie all’introduzione di materiali anche non convenzionali e innovativi.
Forme infinite, infinite metamorfosi
Per chi: per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anniQuando: tutti i sabati ore 16.30
Il linguaggio della scultura conosce nel Novecento un’importante trasformazione ampliando infinitamente la rosa di materiali, tecniche e soggetti e offrendo nuove prospettive sul nostro rapporto con l’opera d’arte. Fra i protagonisti di questo profondo rinnovamento si situano gli inglesi Henry Moore e Tony Cragg, che per ragioni diverse hanno rivoluzionato il mondo della scultura aprendolo a processi ed esiti inattesi. Il percorso in mostra permetterà di approfondire questi aspetti e di apprezzare i maggiori capolavori, per poi innescare un atelier d’arte nel quale sperimentare le possibilità creative e artistiche del disegno in chiave del tutto personale.
Si consiglia la prenotazione. Per informazioni: 055-2768224 mailto:info@musefirenze.it
Per partecipare alle iniziative il costo è di €2,50 (residenti Città Metropolitana di Firenze) o di €5,00 (non residenti Città Metropolitana di Firenze) oltre al biglietto di ingresso al museo (€9,50 intero – €4,50 ridotto 18/25 anni e studenti universitari – gratuito minori di 18 anni, disabili e accompagnatori, guide turistiche e interpreti, membri ICOM, ICOMOS, ICCROM, possessori Card del Fiorentino, nel limite delle tre attività annue). Riduzione 2×1 soci Unicoop Firenze.
Vademecum
TONY CRAGG
Transfer
a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli
22 settembre 2022 – 15 gennaio 2023
Museo Novecento e Istituto degli Innocenti – Firenze