ROMA – Non sono semplici fotografie ma vere opere d’arte quelle che Ottavio Marino, fotografo di Cassano Jonico, propone nei suoi progetti.
Profondo conoscitore e amante dell’arte, ispirandosi alla pittura rinascimentale e barocca, Marino se ne appropria e attraverso il mezzo fotografico riesce a dar vita ad immagini suggestive in cui protagonista è sicuramente la luce.
Il nuovo progetto, dal titolo “Le architetture dell’assenza”, segue altri già presentati in passato da ArteMagazine, come “Romeo e Giulietta” nel quale veniva re-interpretato il dramma shakesperiano, o “Velluto: stories of families” dove i riferimenti iconografici suggerivano una conoscenza tutt’altro che superficiale della pittura di Giorgio Morandi.
Questo nuovo “racconto per immagini” si concentra sulla solitudine dell’uomo contemporaneo. E’ infatti la storia di un uomo e una donna immersi in quelle che Marino definisce “le architetture dell’assenza, strutture destinate a creare delle separazioni tra esseri umani”. E’ quindi la storia di un uomo e una donna destinati a non incontrarsi mai.
Anche in questo progetto, dal respiro drammatico, i rimandi iconografici sono evidenti e richiamano esplicitamente la pittura di Caravaggio e di Rembrandt.
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