Sarà Alessandro Barbero a raccontare il genio toscano in “Leonardo. L’uomo che salvò la scienza”, in onda giovedì 23 maggio alle 22.10 su Rai Storia. Nei suoi quaderni sono conservati centinaia di dettagliatissimi modelli di invenzioni. Eppure, su manoscritti precedenti, i ricercatori hanno scoperto disegni e trattati che precorrono molte delle invenzioni attribuite a Leonardo. Il sistema di respirazione subacquea che ha progettato era in realtà già in uso presso gli Assiri, quasi 3000 anni prima. La celebre macchina volante di Leonardo è simile a quella testata da Ibn Firmas a Cordoba nell’anno 875.
Pensare a un plagio è forse eccessivo. La realtà è probabilmente più interessante.
La carriera intellettuale di Leonardo era il culmine creativo di un processo incredibile: il rinnovamento della conoscenza tecnica che sembrava perduta con la caduta dell’Impero Romano d’Oriente, il Rinascimento. Il documentario rivela come Leonardo da Vinci sia riuscito a immaginare il futuro guardando al passato, e racconta la sua insaziabile curiosità, che lo ha condotto a ricercare una conoscenza scientifica e tecnologica che sembrava smarrita per la cultura europea, ma anche di come l’abbia messa in discussione e, attraverso la sua precisa osservazione e i tanti esperimenti, trasformata e migliorata fino a lanciare una nuova era scientifica.