VENEZIA – “Io sono una persona – afferma Letizia Battaglia – non sono una fotografa. Sono una persona che fotografa. La fotografia è una parte di me, ma non è la parte assoluta, anche se mi prende tantissimo tempo”.
Letizia Battaglia (Palermo, 1935), tra le prime donne fotoreporter italiane, è una delle protagoniste più famose e importanti della fotografia a livello mondiale.
La mostra, inaugurata il 19 marzo alla Casa dei Tre Oci a Venezia, svela al pubblico 300 immagini, provini e vintage print, molti dei quali inediti, che ripercorrono l’intera carriera della fotografa.
L’esposizione si intitola “Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita” ed è curata da Francesca Alfano Miglietti. Il materiale è stato scelto dall’archivio di Letizia Battaglia con il contributo di Marta Sollima e di Maria Chiara Di Trapani.
“Quelle che il progetto della mostra si propone di esporre del percorso di Letizia Battaglia – spiega Francesca Alfano Miglietti – sono ‘forme d’attenzione’: qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto al suo sguardo, fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare è stata la sua attività principale, che si è ‘materializzata’ in straordinarie immagini”.
Con occhio curioso Battaglia ha infatti rivolto il suo talento a diversi scenari, indagando vari temi. Conosciuta soprattutto per aver documentato con le sue fotografie quello che la mafia ha rappresentato per la sua città, dagli omicidi ai lutti, dagli intrighi politici alla lotta che s’identificava con le figure di Falcone e Borsellino, nel corso della sua carriera Letizia Battaglia ha raccontato anche la vita dei poveri e le rivolte delle piazze, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano.
I soggetti scelti dalla fotografa non sono mai casuali, tracciano di fatto un percorso finalizzato a rafforzare le proprie ideologie e convinzioni in merito alla società, all’impegno politico, alle realtà emarginate, alla violenza provocata dalle guerre di potere, all’emancipazione della donna.
Letizia Battaglia “tratta” insomma il suo lavoro come un manifesto, esponendo le sue convinzioni in maniera diretta, vera, poetica e colta, rivoluzionando così il ruolo della fotografia di cronaca.
Come lei stessa spiega: “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora […]. L’ho vissuta come salvezza e come verità”.
La mostra, promossa da Fondazione di Venezia con la partecipazione di Tendercapital, è accompagnata da un catalogo Marsilio Editori, con testi di Francesca Alfano Miglietti, Leoluca Orlando, Maria Chiara Di Trapani, Filippo La Mantia, Paolo Ventura.
{igallery id=3358|cid=1402|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}
Vademecum
LETIZIA BATTAGLIA. Fotografia come scelta di vita
Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43, Giudecca, Venezia
Vaporetto
Fermata Zitelle
Da p.le Roma e dalla Ferrovia linea 4.1 – 2
Da San Zaccaria linea 2 – 4.2
20.03.2019 -18.08.2019
Orari
Tutti i giorni 10-19; chiuso martedì
Info
tel. +39 041 24 12 332; info@treoci.org; www.treoci.org