NAPOLI – Proseguono al MANN di Napoli, i lavori per entrare nella fase esecutiva del restauro del celebre mosaico di Alessandro Magno.
Grazie a un’operazione di alta specializzazione, che ha unito architetti, ingegneri e restauratori è stato portato a termine con successo il delicato ribaltamento del capolavoro.

Il cantiere trasparente, opportunità unica per i visitatori
A partire dal 1° novembre, il “cantiere trasparente” apre le sue porte, permettendo ai visitatori di assistere ai lavori attraverso una finestra installata nella sala adiacente. Questa iniziativa consente al pubblico di essere parte integrante del processo di restauro, offrendo un’esperienza coinvolgente e educativa.
Il direttore del Museo, Paolo Giulierini, esprimendo soddisfazione ed emozione per il successo dell’operazione, afferma: “Il più celebre mosaico dell’antichità si è mosso, dopo oltre un secolo, ed ora è possibile lavorare sulle malte di 2000 anni fa. La grande impresa procede grazie alla professionalità di una squadra straordinaria – dichiara il direttore del Museo Paolo Giulierini – Nella settimana in cui tagliamo il traguardo delle 500mila presenze nel 2023, invitiamo tutti i cittadini, oltre naturalmente ai tanti turisti attesi per le festività, a visitare il MANN per le due giornate di gratuità volute dal Ministro Gennaro Sangiuliano: il 4 novembre, Giorno dell’unità Nazionale e delle Forze Armate e il 5, prima domenica del mese. Il pubblico troverà un Museo al gran completo e al lavoro. Il Mosaico di Alessandro Magno e Dario tornerà a risplendere come mai nessuno lo aveva visto. Lo avevamo promesso. E noi manteniamo sempre la parola data”.

Il capolavoro del Mann di Napoli: dimensioni e peso
Il mosaico di Alessandro Magno, proveniente dalla casa del Fauno di Pompei, è un capolavoro di dimensioni imponenti: misura 5.82×3.13 metri e pesa 5 tonnellate. L’ultima rilevazione del peso è stata effettuata subito dopo il ribaltamento, evidenziando la grande maestosità dell’opera.
Il ribaltamento del mosaico, tecnologia e precisione
L’operazione di ribaltamento ha richiesto una pianificazione meticolosa e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. Sono stati impiegati quindici giorni per il montaggio del sistema di movimentazione e i successivi collaudi. Il mosaico è stato delicatamente svincolato dalle staffe in ferro che lo fissavano al muro, per poi essere lentamente portato in posizione orizzontale.


Questo complesso procedimento è stato reso possibile grazie a un sofisticato sistema costituito da due serie di quattro paranchi, ciascuno dotato di singole celle di carico. Inoltre, un sistema di sensori in fibre ottiche è stato fissato sul telaio metallico che racchiude il mosaico, permettendo il monitoraggio costante e in tempo reale della distribuzione dei carichi e delle eventuali deformazioni.
Tutti i parametri sono stati abbondantemente contenuti nei limiti di sicurezza previsti in progetto. Il mosaico, ben assicurato all’interno di una sorta di sandwich (costituito in parte dal vecchio sistema di contenimento e in parte dal nuovo pannello di chiusura), non ha subito alcun tipo di stress.