LONDRA – Alla Evening Sale di Sotheby’s a Londra, giovedì 3 ottobre, andranno all’asta capolavori di maestri italiani come Manzoni, Burri, Boetti, Fontana e Scarpitta.
In particolare di Piero Manzoni vengono presentati alcuni “Achrome” nelle diverse tecniche utilizzate dall’artista. Il primo in asta è del 1962, realizzato in caolino e sassi su tela, stimato tra le 700mila e 1 milione di sterline. L’opera proviene da una collezione privata italiana, ed è statapubblicata sui cataloghi dal critico Germano Celant (1975 e 2004). Il corpus delle opere di Manzoni realizzate con sassi e caolino conta solo una ventina di lavori che sono stati eseguiti nel 1962-63. Nel 2018 un “Achrome” dell’artista in caolino e sassi è stato battuto a Londra alla cifra di 850 mila sterline.
Il secondo “Achrome” che verrà presentato in asta proviene dalla raccolta della madre dell’artista, la contessa Valeria Manzoni di Chiosca. Si tratta di un’opera del 1961, in panno cucito e caolino, stimata 2/3 milioni di sterline. Quest’opera è stata esposta numerose volte, dalla mostra alla Tate Gallery di Londra del 1974 al Castello di Rivoli di Torino nel 1992, alla Serpentine Gallery di Londra nel 1998, al Madre di Napoli nel 2007. In asta anche “Achrome – Pacchi”, del 1962 della collezione Malabarba di Milano, anch’esso esposto alla Tate Gallery e al Castello di Rivoli, oltre che a Parigi al Museo d’arte moderna. L’opera è stimata 1/1,5 milioni di sterline.
Di Burri verranno presentate due opere a coronamento di una stagione di celebrazione dell’artista, sia in Italia che all’estero. Si tratta di “Sacco E”, firmato e datato 1958, già nella Wolfgang Halm Collection di Colonia e proposto in asta con una stima di 1,6/ 2,2 milioni di sterline. Il secondo lavoro è invece unaplastica rossa che dà anche il titolo all’opera: “Rosso Plastica”, datata 1963, copertina del catalogo Brandi, “Rubiu” del 1963. L’opera sarà messa all’incanto con una valutazione di 1,4/1,8 milioni di sterline.
Del maestro dello Spazialismo, Lucio Fontana, vengono proposte alcune opere tra cui ”Concetto Spaziale, Attese”, datato 1966, esposto nel 1970 alla Gnam di Torino, stimato 900/1,3 milioni di sterline.
Sempre degli anni Sessanta è la tela estroflessa “Superficie rossa” (1964) di Enrico Castellani proveniente da una collezione internazionale. L’opera è stimata tra le 600/800 mila sterline.
Alighiero Boetti sarà in asta con ”L’energia iniziale”, raro esempio di ricamo su tessuto datato 1989 e stimato 350/450 mila sterline.
Infine di Salvatore Scarpitta viene presentato “Housing Developed”, lavoto del 1960 in tecnica mista, acquistato a Londra nel 2005 da un collezionista europeo. La sua stima oscilla tra 1,5/2 milioni di sterline.