TORINO – Il MAO, Museo d’Arte Orientale di Torino, ha avviato da tempo un programma di mostre temporanee per approfondire tematiche che non sono presenti nelle esposizioni permanenti e per presentare al pubblico altri aspetti della straordinaria ricchezza e originalità delle culture orientali. In questo programma non poteva mancare anche un’esposizione sulla calligrafia giapponese.
Questa mostra, dal titolo “Shodo, l’incanto del segno”, rivela come in Oriente lo shodō, “via della scrittura”, sia considerata una forma d’arte vera e propria; anzi, è Arte per eccellenza insieme a pittura e poesia, in quanto le tre forme espressive non possono essere completamente disgiunte l’una dalle altre. Tradizionalmente esse sono i mezzi attraverso cui l’artista (letterato, colto, elitario) dà voce al proprio sentire o – in maniera contraddittoria solo per le nostre menti occidentali – annulla il proprio io e lascia che la Natura trovi espressione sulla carta o sulla seta attraverso il suo cuore e la sua mano, il pennello e l’inchiostro. Il carattere dō viene usato in numerose occasioni per contraddistinguere la pratica di un’arte che richiede un impegno costante e che in diversi modi può assumere le caratteristiche di un “percorso” che conduce, tramite un perfezionamento tecnico, a un affinamento interiore dell’individuo.
L’esposizione evidenzia inoltre come la “via della scrittura” sia ancora viva e vitale in Giappone, e come rivisitando la tradizione in senso contemporaneo sia più accessibile anche a un pubblico occidentale.
Per la prima volta vengono proposte in Italia 95 opere di 95 artisti calligrafi giapponesi, 62 sho – calligrafie vere e proprie – e 21 ventagli, 11 opere intagliate su legno, una grande opera di sette metri raccolta a libro. Il percorso di visita costituisce un’occasione rara per apprezzare diverse tipologie di lavori dei più autorevoli artisti giapponesi di calligrafia contemporanea.
Tra i maestri spicca Usuda Tosen insignito del premio più importante in questa forma d’arte, il “Mainichi Shodo Kensho”, e considerato un luminare soprattutto per la tecnica dell’intaglio sul legno.
Accanto a lui, Yanagisawa Kaishu, ideatore e disegnatore del logo del campionato mondiale di calcio Corea/Giappone del 2002, Nagai Oshu, maestro di calligrafia, di cerimonia del tè e di ikebana, Inoue Kyoen, importante maestra di calligrafia e tra le poche donne ad aver avuto riconoscimenti a livello nazionale, nota soprattutto per la sua opera ispirata al Monte Fuji.
La sera dell’inaugurazione, mercoledì 1 marzo alle 18, si potrà assistere alla performance dei maestri calligrafi, potendo così apprezzare dal vivo il fascino e l’intensità di tale arte. Giovedì 2 marzo, ore 14.30 è invece previsto un Workshop di calligrafia giapponese tenuto dai maestri Usuda Tosen e Yanagisawa Kaishu dedicato a neofiti ed esperti.
L’appuntamento è a ingresso gratuito. Dato il numero ristretto di posti a disposizione, la prenotazione obbligatoria. INFO e prenotazioni 0114436927/8
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Vademecum
2 – 19 marzo 2017
SHODO – L’INCANTO DEL SEGNO.
Maestri contemporanei di calligrafia giapponese.
INAUGURAZIONE aperta al pubblico
mercoledì 1 marzo, ore 18
MAO Museo d’Arte Orientale Via San Domenico 11, Torino
Info t. 011.4436927 – e-mail mao@fondazionetorinomusei.it – sito www.maotorino.it
Facebook MAO. Museo d’Arte Orientale | Twitter @maotorino
Orario martedì-venerdì h10 -18; sabato-domenica h11 – 19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima.