ROMA – Si è svolta al MAXXI la cerimonia del Premio Italiano di Architettura 2020. Sono intervenuti Giovanna Melandri, presidente Fondazione MAXXI, Stefano Boeri, presidente Triennale Milano, Margherita Guccione, per 10 anni direttore del MAXXI Architettura e ora alla guida della Direzione generale per la creatività contemporanea del Mibact, Pippo Ciorra, senior curator del MAXXI Architettura, Lorenza Baroncelli, direttore artistico Triennale Milano.
Il Premio, alla sua prima edizione, è stato indetto da MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e da Triennale Milano, con il patrocinio del Ministero peri beni e le attività culturali e per il turismo.
“L’ alleanza tra MAXXI e Triennale Milano per sostenere, rilanciare e ripensare l’architettura italiana è nevralgica per il sistema italiano – ha spiegato Giovanna Melandri – Collaborare e fare rete con altre istutuzioni è fondamentale, e lo è ancora di più in questa fase post Covid-19 in cui è importante ripensare insieme il ruolo e la funzione sociale dei musei. Sono particolarmente lieta che le vincitrici di questa prima edizione del Premio n siano due architette brillanti e visionarie, premiate nel museo della grande Zaha Hadid”.
“Il lavoro sinergico tra istituzioni culturali è, oggi più che mai, fondamentale – ha affermato Stefano Boeri – In questo senso, la collaborazione tra Triennale Milano e MAXXI con il Premio italiano di Architettura rappresenta un caso davvero unico che, facendo tesoro delle rispettive esperienze della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana e del progetto Yap – Young Architects Program, le sviluppa e potenzia, rafforzando lo studio e il dibattito sull’architettura, sulle sue trasformazioni ed evoluzioni. I nostri complimenti vanno alle vincitrici di quest’anno, Francesca Torzo e Lucy Styles, giovani ma già internazionalmente riconosciute per il loro approccio progettuale sperimentale e innovativo.”
Il Premio
A partire dalle esperienze della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana di Triennale e del progetto Yap – Young Architects Program del MAXXI, le due istituzioni hanno dato vita a una nuova collaborazione che vede Roma e Milano insieme per la valorizzazione dell’architettura italiana, attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura.
Il Premio prevede il riconoscimento al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi 3 anni, il riconoscimento al miglior progettista under 40 (assegnato ad anni alterni al vincitore del progetto Yap Rome at MAXXI e del Premio TYoung Claudio De Albertis per Triennale Milano), un Premio alla carriera e Menzioni speciali legate a temi specifici della progettazione.
La giuria internazionale, composta da Giovanna Melandri, Stefano Boeri, Pippo Ciorra, Lorenza Baroncelli, gli architetti Tatiana Bilbao e Simone Capra, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, Marco De Michelis, storico dell’architettura accanto all’artista Alfredo Jaar, a James Taylor-Foster, curator of Contemporary Architecture and Design at ArkDes, ha deliberato i vincitori su una shortlist di 6 progetti finalisti individuati su 31 candidature proposte da un gruppo di esperti.
Le vincitrici del Premio Italiano di Architettura 2020 sono due giovani architette: Francesca Torzo, classe 1975, vive e lavora a Genova. Lucy Styles, classe 1984, vive e lavora a Londra.
Premio al miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni a Francesca Torzo per Z33 House for Contemporary Art, Design and Architecture (2019), uno spazio espositivo da poco aperto al pubblico nel centro storico di Hasselt, in Belgio, perfettamente integrato nel contesto del giardino dell’antico beghinaggio e frutto di un lavoro di concertazione e condivisione con la committenza e tutti gli attori coinvolti. Per la giuria “il progetto si è distinto per la capacità profonda di interpretare la storia dell’isolato e del tipo edilizio che lo occupa e per l’intelligenza spaziale ed espressiva mostrata nel configurarlo in uno spazio espositivo perfettamente adeguato alle esigenze contemporanee”. La giuria ha inoltre sottolineato “l’accuratezza e la qualità originale della presentazione, capace di mettere bene in evidenza il processo costruttivo e la personalità dell’autore”. Premio al miglior progettista under 40 a Lucy Styles con Home Sweet Home (2020), la casa a cielo aperto nella piazza del MAXXI che ridefinisce il rapporto tra spazi domestici e spazi pubblici, vincitrice dell’edizione 2020 di Yap Rome at MAXXI.
La menzione d’onore è andata invece a Cino Zucchi per Lavazza Headquarters (2018), a Torino, progetto aperto alla città, si sviluppa intorno a una piazza alberata in cui si affaccia il nuovo edificio per gli uffici a forma di nuvola che dialoga con la grande ex Centrale Enel. Per la giuria “il lavoro torinese di Zucchi esprime un alto livello di complessità e ricchezza di soluzioni urbane e una compiuta maturità architettonica”.
A Renzo Piano il Premio alla Carriera, approvato all’unanimità dalla giuria che ha sottolineato “l’impegno professionale e civile che ha segnato e continua a segnare la produzione architettonica di Piano e la sua instancabile opera di promozione della qualità e del valore pubblico dell’architettura in tutte le tribune cui ha accesso”.