ROMA – E’ stata presentata giovedì 1° ottobre 2020, da Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI; Hou Hanru, Direttore artistico del MAXXI; Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte, la mostra “Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio”. Alla presentazione è intervenuto il Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.
L’esposizione, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, presenta alcune delle nuove, le nuove acquisizioni in collezione, rese possibili grazie a un contributo del MiBACT.
Si tratta di opere di nove grandi maestri imprescindibili dell’arte italiana contemporanea, tutt’oggi punto di riferimento per le generazioni più giovani: Carla Accardi, Luciano Fabro, Luigi Ghirri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Anna Maria Maiolino, Claudio Parmiggiani, Mario Schifano.
“Per i 10 anni del Maxxi abbiamo incrementato le risorse per arricchire la collezione di questo museo. E’ una missione istituzionale – Ha detto Franceschini – “Non siamo arrivati ancora al livello degli altri modelli europei per l’arte contemporanea. Siamo un po’ indietro, ma vogliamo arrivarci in fretta” – ha aggiunto il ministro.
“Sono particolarmente orgogliosa di questo progetto. – Ha commentato Giovanna Melandri – La collezione di arte, architettura e fotografia è l’anima del MAXXI, la sua identità. Incrementarla, conservarla e renderla fruibile è la principale missione del Museo nazionale del contemporaneo. In questi primi 10 anni, è stato fatto molto per ampliarla e valorizzarla, solo la collezione Arte è più che raddoppiata, e altrettanto e di più faremo nei prossimi 10. Ringrazio il MiBACT, socio fondatore della Fondazione MAXXI, il Ministro Dario Franceschini e il Parlamento tutto: ora le opere di questi grandi maestri diventano patrimonio collettivo di tutti gli italiani”.
“E’ un giorno importante per il MAXXI – ha affermato Bartolomeo Pietromarchi – . Le opere scelte di questi nove maestri, che rappresentano la vitalità e la diversità della scena artistica in Italia, espressione di una ricerca indipendente e originale e punto di riferimento per le generazioni successive. L’ingresso in Collezione consolida il prestigio, la forza, l’identità, la missione di conservazione, studio, ricerca e sperimentazione del museo e nel contempo ne rafforza la fruibilità”.
La mostra
L’esposizione è ospitata negli spazi della Galleria 1, al piano terra del museo. Qui si susseguono una serie di “stanze”, ognuna delle quali dedicata a un artista di cui sono esposte grandi installazioni, opere importanti realizzate negli anni a cavallo del millennio, opere senzamargine, per parafrasare il titolo della rivista d’avanguardia fondata e diretta nel 1969 da Alberto Boatto, a cui contestualmente è dedicato un focus di approfondimento nell’Archive Wall.
Si parte con Luigi Ghirri, di cui sono presentate 30 fotografie pubblicate nel 1989 nel volume Paesaggio italiano per la collana I Quaderni di Lotus. Paesaggio italiano è parte del Fondo Ghirri della rivista Lotus International, con cui il maestro ha collaborato per circa dieci anni dal 1983 e che comprende oltre 350 fotografie, pubblicazioni originali, testi e materiali di lavoro vari.
Si prosegue con l’ambiente dedicato a Mario Schifano. Nelle opere qui esposte (il grande PVC Per Esempio, i dipinti Segni e Ritracciato, i tondi Chi e Dolore) – originariamente presentate a Roma nel 1990 nella mostra Divulgare al Palazzo delle Esposizioni, e nel 1992 in parte danneggiati da un incendio – Schifano torna a meditare sul potere anestetizzante della televisione, insieme feticcio e ossessione personale. soffermandosi sull’esposizione costante a una overdose di immagini sempre più svuotate di significato.
Di Luciano Fabro sono esposte due tra le opere più note dell’Arte Povera: Enfasi (Baldacchino) e Italia all’asta.
Le due tele Bianco argento e Bianco argento 3 di Carla Accardi riflettono l’indagine sul segno che ha accompagnato l’artista per tutta la sua carriera e che qui si fa semplificato e geometrico. Le tele dialogano con l’installazione Casa Labirinto, esposta per la prima volta a Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone nel 2000.
Jannis Kounellis, è presente in mostra con la potente installazione Senza titolo del 2014. Presentata per la prima volta a Todi e poi a Londra nel 2014, è tra le ultime realizzate dall’artista.
Claudio Parmiggiani ha ideato appositamente per il MAXXI Senza titolo, una delle sue famose delocazioni, opere che realizza impiegando fuoco, fumo e fuliggine che rivelano la sagoma di oggetti assenti.
Di Anna Maria Maiolino, artista di origine italiana che vive e lavora in Brasile, sono in mostra una serie di opere che riflettono la commistione di linguaggi, tra sculture, fotografie e disegni, di diversa provenienza, che raccontano il percorso di questa artista particolarmente impegnata nell’indagare il ruolo sociale della donna.
Chiude il percorso la stanza dedicata a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, capisaldi della ricerca sull’immagine in movimento negli ultimi decenni, cui il MoMA di New York e il Centre Pomipdou di Parigi hanno dedicato importanti retrospettive.
In occasione della mostra, grazie al finanziamento del MiBACT, sono in corso di acquisizione le seguenti opere: Lugi Ghirri, Fondo Lotus International; Luciano Fabro, Italia all’asta, 1994; Carla Accardi, Bianco argento, 2000 + Biancoargento 3, 2001; Jannis Kounellis, Senza titolo, 2015; Paolo Icaro, Spiette, 36, 1991; Claudio Parmiggiani, Senza titolo, 1998-2020; Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, corpus Dal Polo all’Equatore, 1982-1986, oltre all’intero archivio di Superstudio e due modelli della Ville Spatiale di Yona Friedman.
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Vademecum
SENZAMARGINE.
PASSAGGI NELL’ARTE ITALIANA A CAVALLO DEL MILLENNIO
dal 2 ottobre 2020 al 10 ottobre 2021
con ingresso gratuito dal martedì al giovedì
e, grazie ad Acea, ogni terzo venerdì del mese fino alle 22.00
sabato 3 ottobre incontro con Massimo Recalcati dedicato a Claudio Parmiggiani
www.maxxi.art