ROMA – L’ultimo ritratto: Mazzini e Lega, storie parallele del Risorgimento è la mostra in corso fino al prossimo 8 settembre nella Sala Zanardelli del Vittoriano a Roma. Fulcro dell’esposizione è Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini di Silvestro Lega. Il dipinto, di straordinaria intensità e rilievo artistico, ritrae Giuseppe Mazzini poche ore prima della sua morte, catturando la fragile e composta umanità del Padre della Patria e sottolineando l’importanza della pittura nel trasmettere la memoria storica.
Un’opera in prestito dagli USA
Attualmente conservata al Museum of Art della Rhode Island School of Design di Providence (USA), l’opera è esposta al Vittoriano grazie alla volontà del Ministero della Cultura e all’impegno diplomatico degli uffici diretti dal Ministro Gennaro Sangiuliano. L’esposizione è curata da Edith Gabrielli, direttrice del VIVE– Vittoriano e Palazzo Venezia, con la consulenza storica di Giuseppe Monsagrati, promossa dal Ministero della Cultura in collaborazione con la Direzione Generale Musei del MiC e l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Il significato del Vittoriano
Il Vittoriano, simbolo del Risorgimento, della Repubblica e dell’identità storica e culturale italiana, come affermato dal Ministro Sangiuliano, “è il luogo naturale per ospitare la mostra dedicata a Giuseppe Mazzini, che di quel processo storico fondativo della Nazione è colui che meglio ha incarnato i valori e personificato le gesta“. “La dimensione del suo impegno e la sua statura politica – ha sottolineato il ministro – hanno travalicato i confini della storia italiana per farne un esponente di peso del pensiero occidentale, come dimostra il fatto che Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini di Silvestro Lega, simbolo iconico di questa mostra, provenga dal Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence dove è custodito negli Stati Uniti. Il Ministero della Cultura si è adoperato per ottenerne il prestito e, fino all’8 settembre, insieme a oltre sessanta opere, sarà esposto a beneficio del pubblico che potrà così riavvicinarsi a questa grande figura della nostra Patria”.
“Il Vittoriano, sede dell’Altare della Patria – ha spiegato Edith Gabrielli, Direttrice del VIVE- rappresenta il più importante monumento che lo Stato Italiano ha dedicato al Risorgimento e dunque anche a Giuseppe Mazzini. L’eredità dei valori mazziniani si rintraccia in molte parti del complesso, quali i gruppi scultorei in bronzo raffiguranti Il Pensiero e L’Azione. È inoltre sempre qui, nel Vittoriano, che si trovano il Museo Centrale del Risorgimento e l’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano: l’uno e l’altro custodiscono reliquie e documenti mazziniani di grande importanza. La scelta del nostro Istituto da parte del Ministero della Cultura per l’organizzazione di una mostra di così alto rilievo è del tutto naturale e ha innescato una rete straordinaria di collaborazioni con ben quindici istituti museali ed enti, fra i principali custodi dell’eredità dei due protagonisti, Giuseppe Mazzini e Silvestro Lega. Lega conobbe fin da giovane il pensiero di Mazzini: l’artista divenne un seguace degli ideali repubblicani e contribuì alla causa sul campo di battaglia e con la propria arte. Lega nell’ideare e poi dipingere questa tela così innovativa percorse una strada difficile e solitaria, come in fondo ogni grande artista. In Italia, da principio furono in pochi a comprenderla, mentre all’estero fu subito accettata. Solo con il tempo è divenuta un’icona di Mazzini e del nostro Risorgimento”.
Il percorso espositivo
La mostra è organizzata su due piani e suddivisa in quattro sezioni, con una sala immersiva che utilizza la tecnologia digitale per far sperimentare al visitatore i contenuti in modo innovativo. La figura di Mazzini è esplorata attraverso opere come il Busto di Giuseppe Mazzini di Giovanni Spertini.
La seconda sezione del primo piano della mostra approfondisce il ruolo che Giuseppe Mazzini attribuì alla comunicazione e alla diffusione della propria immagine pubblica. Mazzini utilizzò vari mezzi, dalla corrispondenza alla stampa – incluso il giornale da lui fondato, “La Giovine Italia” – fino ai maestri della pittura nazionale come Francesco Hayez, Giovanni Migliara e Massimo D’Azeglio.
Il profilo di Silvestro Lega
Al secondo piano, l’esposizione si concentra su Silvestro Lega e il suo dipinto Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini. Fervente mazziniano, Lega concepì il dipinto il 12 marzo 1872 a Pisa, nella casa di Pellegrino Rosselli, direttamente al cospetto del corpo di Mazzini. Questo dipinto restituisce un’immagine inedita di Mazzini, lontana dalla rappresentazione ufficiale di eroe severo. Si tratta di un lavoro importante anche per il percorso creativo di Lega. L’artista, parte del movimento dei Macchiaioli, si ispirò a novità della scena artistica internazionale come Édouard Manet ed Edgar Degas, sviluppando uno stile personale e innovativo.
Oggetti e cimeli
La mostra comprende oltre sessanta oggetti tra sculture, dipinti, incisioni, fotografie, manoscritti, documenti inediti e cimeli di Mazzini, come gli occhiali, la spada e uno scialle appartenuto a Carlo Cattaneo. Questi oggetti offrono ai visitatori un contesto storico dettagliato, aiutandoli a comprendere meglio Mazzini, Lega e il Risorgimento.
Spazio immersivo
A conclusione del percorso espositivo, uno spazio immersivo permette al pubblico di riflettere sui contenuti della mostra e di vivere emotivamente le opere d’arte, apprezzandone i dettagli e verificando quanto la memoria di Mazzini sia ancora viva.
Collaborazioni, programma didattico e catalogo
La mostra si avvale della collaborazione di importanti istituti come la Domus Mazziniana di Pisa e l’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento di Genova.
Il VIVE propone un programma didattico rivolto a tutte le età, con visite guidate per adulti e laboratori per bambini e famiglie, per approfondire la conoscenza di Mazzini, Lega e della pittura dell’800. Il catalogo della mostra, edito da Electa in italiano e inglese, include un cofanetto speciale con il volume “Giovanni Spertini e un inedito busto di Giuseppe Mazzini del 1878“