ROMA – Nelle sale del primo piano di Palazzo Altemps, a Roma, la mostra monografica “Medardo Rosso” è un’occasione inedita e stimolante per una riflessione sulla scultura attraverso un percorso tematico tra le opere più significative dell’artista, poste in dialogo con alcuni dei massimi capolavori della classicità custoditi nel Museo.
L’antologica, a cura di Francesco Stocchi e Paola Zatti, propone alcuni dei soggetti preferiti trattati dallo scultore. La mostra segui dunque un percorso tematico e non cronologico.
La scelta delle opere è stata determinata non solo da ragioni iconografiche ma anche compositive e tecniche. L’orginalità dell’artista risiede, infatti, anche nel suo desiderio di sperimentazione di materiali inediti.
Spazio anche alla fotografia di Rosso, che a partire dalla fine dell’Ottocento, divenne parte integrante e insostituibile del suo lavoro. La fotografia era per lo scultore un’occasione di studio sulla materia e sulla luce, svincolato dal confronto col vero. “Non permetteva a nessuno di fotografare le sue opere – spiega Francesco Stocchi- Per Rosso la scultura deve avere un punto di vista preciso e attraverso la fotografia studia questi punti vista e li offre al pubblico. Insieme al gesso, al bronzo e alla cera, l’artista usa la luce come materia vera e propria, in un gioco di ombre e contrasti attraverso cui vuole smaterializzare le sue sculture, scoprendone il potenziale attraverso la fotografia”.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Galleria d’arte moderna di Milano, il sostegno del Museo Medardo Rosso e l’organizzazione e la promozione di Electa.
Vademecum
Medardo Rosso
Dal 9 Ottobre 2019 al 2 Febbraio 2020
Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps
piazza di Sant’Apollinare 46, Roma
ORARI: da martedì a domenica 9.00-19.45.
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura del Museo