ROMA – Nel corso di un’audizione a Palazzo Madama davanti alle Commissioni cultura di Camera e Senato, il Ministro Dario Franceschini ha esposto il progetto di completamento della riorganizzazione del Mibact presentato ieri alle Parti sociali e al Consiglio Superiore dei Beni Culturali.
La riforma del ministero varata nel 2014 entra dunque nella seconda fase e prevede la nascita di 10 nuovi istituti autonomi, tra musei e siti archeologici.
“Ancora un passo avanti nella riorganizzazione del MiBACT, è la volta delle soprintendenze” – ha dichiarato il ministro Franceschini, sottolineando come – “il ministero viene ridisegnato a livello territoriale per rafforzare i presidi di tutela e semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione. Le nuove soprintendenze parleranno con voce unica a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici. La riorganizzazione prosegue nella strada di valorizzazione del patrimonio. Vengono per questo istituiti 10 nuovi musei e parchi archeologici autonomi retti da altrettanti direttori che saranno selezionati con un nuovo bando internazionale”.
Il nuovo assetto prevede la creazione delle “Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio” (quelle archeologiche e quelle Belle Arti e Paesaggio vengono unificate). Le soprintendenze “parleranno d’ora in poi con un’unica voce a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici”, ha assicurato Franceschini. Si passerà infatti dalle attuali 17 Soprintendenze archeologiche alle nuove 39 soprintendenze unificate (a cui si sommano le due soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei). “Così – ha ulteriormente specificato Franceschini – il Piemonte passerà da 2 soprintendenze a 3, la Lombardia da 2 soprintendenze a 4, la Puglia da 2 soprintendenze a 3, il Lazio da 2 soprintendenze a 3, la Campania da 3 soprintendenze a 4”. “La nuova articolazione territoriale, che realizza una distribuzione dei presidi più equilibrata ed efficiente, è stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori”, ha aggiunto Franceschini.
“Ciascuna soprintendenza costituirà un riferimento univoco per la valutazione di qualunque aspetto di ogni singolo progetto, dalla tutela di beni archeologici per arrivare all’impatto paesaggistico, passando per gli aspetti di carattere artistico e architettonico: a un’unica domanda corrisponderanno un unico parere e un’unica risposta. Al centro ci sarà una sola Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio, che garantirà il coordinamento delle soprintendenze su tutto il territorio nazionale”. Inoltre, “la riorganizzazione affida alle Soprintendenze archivistiche la tutela del patrimonio librario, che pertanto vengono denominate Soprintendenze archivistiche e bibliografiche. Nell’esercizio di questa nuova funzione esse risponderanno anche alla Direzione Generale Biblioteche e potranno avvalersi del personale delle biblioteche statali”.
I nuovi istituti che avranno l’autonomia e che si aggiungono ai primi 20 già noti saranno: il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (che unifichera’ in un’unica gestione la Biblioteca palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale); i Musei delle Civiltà nel quartiere romano dell’Eur (che unificherà in una sola gestione il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, il Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari e il Museo dell’Alto Medioevo); il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma); il Museo Nazionale Romano; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste; il Parco Archeologico dell’Appia Antica; il Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia e Bacoli); il Parco archeologico di Ercolano; il Parco archeologico di Ostia Antica; Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli.