ROMA – Tutta la forza e la potenza della personalità di Michelangelo vengono delineate nel film, opera prima di Emanuele Imbucci, “Michelangelo – Infinito”. Uno straordinario lungometraggio che vede Enrico Lo Verso nei panni del grande Maestro.
Il racconto della dimensione storico-artistica è affidato a Giorgio Vasari, interpretato da Ivano Marescotti. Pittore, architetto e rinomato storico dell’arte, autore delle “Vite de’ più eccellenti Pittori, Scultori ed Architettori”, Vasari accoglie lo spettatore all’interno di un grande teatro ellittico in legno che ricalca il modello dei teatri anatomici del XVI secolo (in particolare il teatro anatomico di Padova) in uso presso alcune università. Vasari ci guida attraverso monologhi teatrali rivolti allo spettatore, in una lingua alta, raffinata, ma allo stesso tempo avvolgente, adattata in italiano moderno dal suo “Le Vite”.
Il film è dunque un viaggio nella vita, nei luoghi e nelle opere di Michelangelo. Tra questi Firenze, Roma, Città del Vaticano, Milano, le Cave di Marmo Carrara entrando nei luoghi che custodiscono la principale produzione scultorea e pittorica dell’artista, tra cui la Galleria dell’Accademia, la Galleria degli Uffizi, Fondazione Casa Buonarroti, il Museo Nazionale del Bargello e il Museo delle Cappelle Medicee a Firenze, i Musei Vaticani, il Palazzo Apostolico e San Pietro in Vincoli a Roma, il Museo della Pietà Rondanini a Milano.
Di grande impatto inoltre è la tecnologia usata per il film, in particolare il ruolo dei visual effects, che hanno richiesto oltre 6 mesi di lavoro in postproduzione e 6 artisti specializzati, che hanno lavorato alla realizzazione degli effetti grafici su risoluzioni altissime di immagini spesso in scala 1:1.
L’evoluzione della Cappella Sistina ad opera di Michelangelo scorre davanti agli occhi degli spettatori con un incredibile realismo, ma anche con la massima autorevolezza filologica, ricostruita grazie alla consulenza e ai preziosi documenti messi a disposizione dai Musei Vaticani.