MILANO – In occasione della mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”, in corso alle Gallerie d’Italia Piazza Scala a Milano fino al 5 marzo 2017, è previsto un ciclo di conferenze dedicate ai due grandi maestri del vedutismo veneziano, a cura di Andrea Kerbaker. Al termine degli incontri il pubblico potrà visitare di persona alcune opere, in compagnia del relatore.
Il primo appuntamento è previsto il 30 novembre 2016 alle 19. 00. Relatore: Carlo Sini – Dipingere vedute mentre attorno il mondo cambia. Le vedute di Canaletto e Bellotto, apparentemente così quiete, nascondono un mondo che, dietro le quinte, sta vivendo uno sconvolgimento senza pari: è il Settecento dell’illuminismo che porta dritto dritto alla Rivoluzione francese, rievocato nelle riflessioni del filosofo Carlo Sini.
Il 20 dicembre 2016 alle 19.00. Relatore: Elena Pontiggia – L’eredità del vedutismo: il paesaggio del Novecento dal futurismo a oggi. A prima vista, l’arte italiana del Novecento, nei suoi tanti avanguardismi, è molto distante dal vedutismo. A ben guardare, non mancano influenze, che svela la critica d’arte Elena Pontiggia.
Il 27 gennaio 2017 alle 19.00. Relatore: Ricardo Franco Levi – Venezia e il ghetto ebraico. Venezia ha celebrato da poco i 500 anni del ghetto ebraico. In occasione della giornata della memoria, R. F. Levi, giornalista e scrittore, ne ripercorre la storia e il legame tra arte e letteratura.
Il 31 gennaio 2017 alle 19.00. Relatore: Gianni Canova – Il vedutismo dalla pittura al cinema. Anche il cinema, molto cinema, paga il suo tributo al vedutismo, e certo non soltanto nei film ambientati a Venezia. Il critico cinematografico Gianni Canova, volto ben noto al pubblico di Sky e non solo, sa perfettamente di che cosa stiamo parlando.
Il 21 febbraio 2017 alle 19.00. Relatore: Andrée Shammah – Campiello e Canal Grande. La Venezia di Goldoni e quella dei vedutisti La rivoluzione teatrale di Carlo Goldoni avviene nelle calli, nei campielli e sulle rive dove i vedutisti stanno dipingendo le loro opere. Che Venezia riportano, al mondo contemporaneo e a noi oggi? Andrée Shammah, spesso a confronto con il teatro goldoniano, è la relatrice ideale sul tema. Ancora da definire la data per Gianni Berengo Gardin – Guardare Venezia. Tra i maggiori fotografi italiani, di famiglia veneziana, alla città lagunare Berengo Gardin ha dedicato alcuni scatti famosi, da quelli giovanili ai più recenti, dove il panorama è rotto dalla presenza mastodontica delle navi da crociera. Uno sguardo interpretativo di sicura originalità.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata al numero 800.167619.