PARIGI – In occasione della Fiera parigina, FIAC 2019, arriva dal 17 al 20 ottobre al Grand Palais di Parigi un’inedita mostra di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milan, 2006), presentata dalla Galleria Cardi, con lavori raramente esposti della serie Blank e Sovrapitture.
I blanks, definiti da Pierre Restany “un terzo capitolo fondamentale del linguaggio dell’affiche”, sono ottenuti partendo dal manifesto pubblicitario coperto da una velina monocroma posta a silenziarne il messaggio. “E’ la rappresentazione della fine di un’immagine. Dietro il blank c’è il mistero dell’immagine ormai obsoleta, la presenza appena percettibile di alcuni frammenti di questa immagine, che si può dire ormai ‘deteriorata’, come l’impressione di una latenza metafisica dell’immagine” – spiegava Rotella nel 1981, anno in cui vennero esposti per la prima volta a Milano.
Nella tecnica della sovrapittura, l’immagine, icona riconoscibile e di dominio pubblico, l’artista interviene con un gesto pittorico rude, veloce e sicuro su manifesti integri o già lacerati, unendo così la prassi pittorica – nella sua accezione più attuale, influenzata dalla Bad Painting, dalla Transavanguardia e dal Graffitismo – al linguaggio del décollage che ha caratterizzato la carriera di Rotella fin dagli esordi. In questo caso Rotella parlava di un ritorno a “una pittura barbarica di tipo semiespressionista dai colori piuttosto brutti. […] insomma un’antipittura, una bad painting che poi diventa bella pittura, buona pittura, forte, geniale, quasi magica”.
I primi lavori realizzati con questa nuova tecnica vennero esposti nella primavera del 1986 a Parma. I soggetti spaziano da Elvis Presley a Caravaggio, da James Dean alla pubblicità del Crodino.
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