ROMA – Lo scorso 8 ottobre il Tar ha sospeso il prestito dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da parte delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove l’opera è custodita, al Louvre di Parigi. Il 16 ottobre si riunisce la Camera di Consiglio del Tar che determinerà la decisione definitiva sul prestito.
A tal proposito il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, per il primo appuntamento del Bello dell’Italia, ha ribadito che la scelta di prestare al Louvre il disegno di Leonardo è il frutto di “accordi tra musei”. Accordi suggellati con la firma, a Parigi, del memorandum d’intesa con il governo francese con cui è stato “siglato l’atto che riconosceva quello che era stato fatto”.
Franceschini ha aggiunto: “Sono rispettoso delle decisioni della magistratura, qualsiasi esse siano. Qui parliamo – ha sottolineato il ministro – degli anniversari di Raffaello e Leonardo. Su questo si è innestato un rapporto tra Italia e Francia, costruito a livello di musei su cui è stato messo il sigillo dei due governi, per realizzare una grande mostra su Leonardo in Francia nel 2019 e una grande mostra su Raffaello in Italia nel 2020 con l’obiettivo di costruire due grandi eventi con una dimensione europea”.
Infine il ministro ha ricordato: “tutto è stato affidato all’autonomia dei musei: la politica dei prestiti e la scelta di quali opere possono essere prestate”. Una valutazione basata anche sulla “trasportabilità e la sicurezza di un’opera. Quando ho firmato il memorandum a Parigi, con il ministro francese, l’ho fatto sulla base di accordi già fatti da parte dei musei. Dentro quell’atto c’è anche il prestito, per otto settimane, dell’Uomo Vitruviano”.