LIVORNO – Moriva cento anni fa, il 22 gennaio del 1920, all’età di 36 anni, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, Amedeo Modigliani, in seguito a una meningite tubercolare, malattia incurabile al tempo. Una morte quella dell’artista che provocò forte turbamento nell’intera avanguardia parigina, ma che lo avrebbe trasformato allo stesso tempo in un personaggio leggendario. Alla sua tragica morte si aggiunse anche quella della giovane compagna, Jeanne Hébuterne, artista di talento che tutti adoravano, ma che decise di accompagnarlo, nonostante aspettasse da Amedeo il secondo figlio.
Per celebrare il centenario della morte del pittore, la sua città natale, Livorno, ospita dal 7 novembre 2019 al 16 febbraio 2020, una grande retrospettiva che riunisce nelle sale del Museo della Città dipinti e disegni appartenuti ai due collezionisti più importanti che lo hanno accompagnato nella sua vita. Paul Alexandre, che lo ha sostenuto al suo arrivo a Parigi e che lo ha aiutato nel progetto scultoreo delle Cariatidi oltre che durante i suoi ritorni a Livorno nel 1909 e 1913. E soprattutto Jonas Netter che ha riunito, come un esperto e geniale collezionista, i più bei capolavori del giovane livornese.
L’esposizione è curata da Marc Restellini con il coordinamento di Sergio Risaliti, organizzata dal Comune di Livorno insieme all’Istituto Restellini di Parigi, con la partecipazione della Fondazione Livorno.
“La mostra – spiega Marc Restellini – è un ritorno a casa, sono felice di questa occasione e ringrazio e mi complimento con tutta l’Amministrazione per il coraggio e la rapidità delle scelte. Non poteva esserci decisione migliore di portare la mostra di Modigliani nella sua città nell’anniversario del centenario della morte. Qui a Livorno Amedeo Modigliani ha sviluppato la sua capacità creativa e lo spiritualismo ebraico e qui a Livorno mi auguro che la storia, e non solo il mercato, possano approfittare di questa meravigliosa opportunità per dargli la giusta posizione nella storia dell’arte occidentale”.
Anche per il Sindaco Luca Salvetti la mostra è un’occasione unica e irripetibile: “Un evento che per Livorno ha una valenza eccezionale. Amedeo Modigliani torna nella sua Livorno, dove è nato e si è formato artisticamente. Avrebbe voluto farlo in quel lontano 1920, in cui la vita lo ha lasciato, avrebbe voluto tornare a vivere a Livorno con la sua Jeanne. Lo aveva detto agli amici pittori, a Parigi in molti sapevano. Ma la sorte ha avuto altre mire per lui. A 100 anni dalla morte siamo riusciti, con grande coraggio, a far tornare l’anima di Dedo nella sua città. Anima rappresentata dalle sue opere, le più belle, che per quattro mesi troveranno dimora nelle sale del Museo della Città”.
“Questa mostra ha per la città di Livorno un valore storico – afferma Simone Lenzi, Assessore alla cultura del Comune di Livorno – Serve a dare il bentornato a Amedeo Modigliani, o meglio, a ‘Dedo’, nella città in cui è nato e cresciuto. Ma serve anche a mettere fine a quel lungo fraintendimento, generato dai cascami di un romanticismo d’accatto e da leggende posticce, che ha distorto, fino a renderlo irriconoscibile, il profondo rapporto di filiazione fra Livorno e questo suo figlio che era destinato a diventare il pittore più straordinario del Novecento”.
Tra i capolavori in mostra sarà visibile il ritratto Fillette en Bleu del 1918; il ritratto di Chaïm Soutine del 1916; il ritratto Elvire au col blanc (Elvire à la collerette) dipinto tra il ’18 e il ’19 raffigurante la giovane Elvira, ritratta da Modigliani ben quattro volte; il ritratto Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne) del 1919, che ritrae la bella Jeanne Hébuterne di tre quarti mentre si rivolge allo spettatore in un atteggiamento pieno di naturalezza ed eleganza. Dei disegni si possono ammirare alcune Cariaditi tra i quali la Cariatide (bleue) del 1913.
Oltre alle opere di Modigliani si possono ammirare un centinaio di altri capolavori, anch’essi collezionati da Jonas Netter a partire dal 1915, opere rappresentative della grande École de Paris. Tra questi alcuni dipinti di Chaïm Soutine, opere di Maurice Utrillo, di Suzanne Valadon e di Moïse Kisling, artista polacco che ci ha lasciato uno dei ritratti più emblematici del collezionista Jonas Netter.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo curato da Marc Restellini, pubblicato da Sillabe.
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Vademecum
MODIGLIANI E L’AVVENTURA DI MONTPARNASSE – CAPOLAVORI DALLE COLLEZIONI NETTER E ALEXANDRE
MUSEO DELLA CITTA’
Piazza del Luogo Pio, Livorno
7 novembre 2019 – 16 Febbraio 2020
Orario della mostra
Lunedì – Giovedì ore 10.00-19.00
Venerdì, Sabato e Domenica ore 10.00 -23.00
Aperta anche a Natale e Capodanno
Prezzo del biglietto
biglietto intero: 15,00 €.
biglietto ridotto: 10,00 € (per minori anni 18 e maggiori di anni 65)
biglietto per gruppi scolastici di ogni ordine e grado: 5,00 € (per ciascun partecipante); le relative insegnanti, nel numero massimo di 2 per classe, usufruiscono di biglietto gratuito;
gratuito per bambini fino ai 6 anni di età, invalidi con accompagnatore, accompagnatori di gruppi di almeno 25 persone, giornalisti previa esibizione del tesserino di iscrizione all’Ordine
Audioguida inclusa nel biglietto
Costo prevendita € 1 per biglietti soggetti a vendita on line, ad eccezione dei biglietti ridotti per gruppi scolastici da € 5, che saranno soggetti ad un costo di prevendita pari a € 0,50;
Visita guidata in lingua italiana € 75 fino a un massimo di 25 persone
Informazioni
Tel 0586-824551
museodellacitta@comune.livorno.it