Tutta la filiera degli organizzatori delle mostre culturali, formata da piccole, medie e grandi società e associazioni organizzatrici, da musei privati e case-museo, da ditte specializzate nei trasporti, da broker assicurativi, da case editrici, da allestitori e da artigiani del settore, da curatori e specialisti, dalle gallerie d’arte, da testate giornalistiche e on-line del settore culturale rischia una crisi senza precedenti a causa dell pandemia da coronavirus che ormai da settimane ha competamente paralizzato uno dei settori più attivi e proficui dell’intero Paese. Ma mentre ancora la nazione vive reclusa in quarantena, partono le iniziative sensando al dopo Covid 19, quando ci sarà da rimboccarsi le maniche e ricominciare a produrre idee, manifestazioni, iniziative culturali e artistiche. Pietro Folena, presidente di Associazione MetaMorfosi ha raccolto le richieste e le aspettative di decine e decine di operatori di questo settore, e le ha coinvogliate in un progetto che chiama in causa le Istituzioni del Paese, a cominciare dal Ministro per la Cultura e il Turismo Dario Franceschie e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
A loro, e a tutte le alte Istituzioni della Repubblica, si rivolge l’appello affinchè si realizzi al più presto un Incontro urgente relativo alla crisi della filiera delle mostre culturali. “Tutto il mondo della cultura è a fianco delle donne e degli uomini che in questi giorni stanno aiutando il Paese a combattere in Coronavirus – spiega Folena. – Una delle prime cose che bisognerà fare alla ripresa sarà di alimentare con una grande iniezine di liquidità i consumi culturali, a partire dai musei alle mostre. Tutto il mondo di questa filiera è unito nel chiedere al Governoun intervento eccezionale che abbia questa portata”.
Questo il testo dell’appello, i firmatari che hanno aderitofinora e le mondalità per aderire all’appello:
“Gli effetti della crisi sanitaria in atto, determinata dall’emergenza Covid-19, fra le altre conseguenze hanno anche quella di mettere in ginocchio tutta la filiera degli organizzatori delle mostre culturali, formata da piccole, medie e grandi società e associazioni organizzatrici, da musei privati e case-museo, da ditte specializzate nei trasporti, da broker assicurativi, da case editrici, da allestitori e da artigiani del settore, da curatori e specialisti, dalle gallerie d’arte, da testate giornalistiche e on-line del settore. La filiera delle mostre è cresciuta in Italia, in questi anni, realizzando un volume d’affari annuo vicino ai 200 milioni di euro. Il mondo delle gallerie d’arte e delle mostre ad esse collegate genera inoltre un movimento economico crescente. La valenza culturale di questo settore è diventata strategica, nell’ambito del rilievo di tutta l’impresa culturale. Le mostre avvicinano all’arte e alla cultura settori crescenti della popolazione, a partire dalle scuole, dai giovanissimi, dalla terza età. E’ superfluo poi soffermarsi sulla capacità di attrazione territoriale e turistica, veicolata da mostre di diverse dimensioni, che riguarda non tanto le grandi città, ma soprattutto un diffuso tessuto di medie e piccole città, vera spina dorsale del Paese. All’estero le mostre italiane contribuiscono a realizzare una insostituibile azione diplomatica e di promozione del Paese, oltre a portare in Italia risorse economiche destinate a finanziare i musei prestatori.