Tragedia al Colosseo dove Giovanna Maria Giomarino, una guida turistica, si è accasciata a terra mentre accompagnava un gruppo di turisti in visita al monumento romano e, senza riuscire a riprendere conoscenza, è morta. Erano circa le 17,30 di martedì 19 agosto quando la donna, guida turistica esperta da molti anni, si è sentita male mentre si trovava nel primo anello del monumento. Il sospetto è che le alte temperature possano aver causato il decesso o comunque contribuito all’improvviso malessere, trasformando la tragedia in un’altra morte sul lavoro. Soccorsa prima dai presenti e dal personale del Parco Archeologico e poi dai sanitari arrivati in ambulanza, la donna non si è ripresa malgrado il massaggia cardiaco praticato da due turisti in visita. Quando l’autombulanza è arrivata, per la donna non c’era già più nulla da fare.
«A soccorrerla per primi sono stati due turisti – ha raccontato Isabella Ruggiero, presidente Guide Agta. – Hanno provato a rianimarla, praticandole il massaggio cardiocircolatorio. Nel frattempo è arrivato il personale del Parco Archeologico del Colosseo con il defibrillatore, ma non c’è stato purtroppo nulla da fare, Giovanna non ha mai ripreso conoscenza. Quando l’ambulanza è giunta sul posto era purtroppo già deceduta».
Tra i tanti messaggi di cordoglio apparsi sui social quello di un collega: «In ricordo di Giovanna, la collega deceduta ieri a Roma al Colosseo per un arresto cardiaco, provocato dal gran caldo. Alla triste lista dei morti sul lavoro nel nostro Paese aggiungiamo il suo nome, un lutto per tutte le guide d’Italia, che possa trovare la pace nella Luce eterna
Anche la dirigenza del monumento romano ha espresso il suo cordoglio: «Il Parco archeologico del Colosseo esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Giovanna Maria Giomarino – si legge in una nota – e si unisce con commozione al lutto dei familiari e di quanti hanno avuto modo di conoscerla e di apprezzarne la dedizione professionale, rinnovando la propria sentita vicinanza alla famiglia e ai colleghi in questo momento di grande dolore». Così come il ministro Giuli che ha espresso in una nota «il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Giovanna Maria Giomarino, guida turistica venuta a mancare mentre svolgeva con passione il proprio lavoro presso il Colosseo. Una perdita che richiama con forza il valore umano e professionale di chi, ogni giorno, contribuisce alla tutela e alla trasmissione del nostro patrimonio storico e artistico». Il ministro Giuli ha anche annunciato che oggi, mercoledì 20 agosto, «n segno di vicinanza e lutto questa sera le luci del Colosseo verranno spente alle ore 21».
Dura invece la reazione dei sindacati Cgil, Filcams e Fp Cgil Roma e Lazio che hanno stigmatizzato la mancanza di chiusura del monumento in segno di lutto. «In attesa che si chiariscano le cause del decesso, a partire dai ritmi di lavoro e le temperature, esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la scomparsa di Giovanna Maria e le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari – hanno scritto. – Un nome che si aggiunge alla fin troppo lunga lista di persone che hanno perso la vita sul lavoro e che ci responsabilizza affinché restino accese le luci sulle condizioni di lavoro nel mondo della cultura, che devono necessariamente cambiare e migliorare. In questa tragedia ci dispiace constatare che, ancora una volta, quando muore una persona sul lavoro non si proceda con la sospensione delle attività lavorative. Stigmatizziamo, quindi, la decisione di riaprire il monumento nonostante il drammatico evento. È vero che le visite guidate vengono prenotate dal pubblico con largo anticipo, ma i sentimenti di cordoglio dovevano prevalere su qualsiasi evento o iniziativa».