TORINO – Una sala del Museo Egizio di Torino verrà dedicata a Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano ucciso in circostanze ancora da chiarire al Cairo. Il Museo, infatti, esprimendo le proprie condoglianze alla famiglia del ricercatore ha dichiarato in una nota di voler mantenere viva la memoria di Giulio “attraverso lo studio, la tolleranza e la convinzione che solo attraverso la reciproca comprensione tra fedi, cultura e ideali diversi si possa produrre un mondo migliore”.
”Esprimendo alla famiglia di Giulio Regeni le più sincere condoglianze, unitamente all’affetto di tutti i suoi curatori, che da anni intessono rapporti di studio, collaborazione e scambio culturale coi colleghi egiziani, vuole ricordare il giovane ricercatore italiano, barbaramente ucciso per difendere i propri ideali e la sua coraggiosa attività di ricerca nel campo del lavoro e delle relazioni sociali, dedicandogli la sala storica di Deir El Medina, all’interno della propria sede”.
La sala raccoglie circa 245 reperti che testimoniano le attività professionale, artigianali e operaie nell’Egitto dal XVI al XI a.C. Tra questi reperti in particolare sono conservati dei rapporti proto sindacali, compreso un papiro relativo al primo sciopero della storia, che avvenne nel 29° anno di Regno di Ramesse III, indetto dalle maestranze non pagate del villaggio.