FIRENZE – Due busti in marmo di epoca romana appartenenti al nucleo collezionistico più antico delle sculture degli Uffizi, sono tornati al loro originario splendore, grazie a dei lavori di ripulitura e restauro. Si tratta di due opere della fine del II secolo a. C. Un busto è un ritratto femminile che nei secoli è stato identificato erroneamente come quello di Lucilla, la moglie di Lucio Vero, l’altro una testa maschile.
L’intervento di restauro, realizzato da Gabriella Tonini e Louis Pierelli, ha consentito il recupero e la leggibilità delle due opere altrimenti ricoperte da spessi strati di depositi che le rendevano opache. Il restauro ha quindi permesso anche il recupero dei valori estetici delle due sculture e inoltre ha consentito di approfondire le vicissitudini subite dalle opere nel corso dei secoli. Infatti per quanto concerne il ritratto femminile attraverso il restauro si è potuta rivelare una acconciatura più antica cancellata invece da una rilavorazione tardoantica. Con i lavori di ripulitura anche il cosiddetto ritratto di Geta è stato restituito alla visibilità. Il busto infatti presentava una tonalità brunita del marmo a causa dell’esposizione della scultura all’incendio del 1762 che distrusse buona parte del terzo corridoio.
Il restauro dei due busti è stato reso possibile grazie alla generosità dell’Associazione Guide Turistiche di Firenze, voluto in memoria del collega Ugo Primadei, improvvisamente scomparso all’età di 61 anni nel luglio del 2015. Primadei lavorò come guida turistica di Firenze sin dal 1998, ricoprendo la carica di presidente dell’Agt dal 2003 al 2010.