NAPOLI – Fino al 16 settembre 2019, il Mann di Napoli accende i riflettori sulla regione dell’Assiria, che rappresentava la fascia territoriale dell’alto Tigri in corrispondenza della parte settentrionale dell’odierno Iraq.
In mostra circa quarantacinque reperti provenienti, tra l’altro, da British Museum, Ashmolean Museum, Musei Vaticani, Museo Barracco, Musei Civici di Como e Musei Reali di Torino, in dialogo con i calchi ottocenteschi delle collezioni del Mann, non esposti da molti anni.
Tre sono le sale del Museo coinvolte, come tre furono i palazzi centro del potere assiro: Nimrud, Ninive, Korsabad.
Dalla ricostruzione del palazzo di Nimrud, in cui erano collocati i rilievi originari di cui il MANN presenta i calchi si passa a Ninive, per affrontare i temi dell’imperialismo e della guerra contro gli Arabi e contro l’Elam. Infine, si “entra”, simbolicamente, nelle sale del palazzo di Korsabad, dove viene presentata la testa di Sargon II, proveniente dai Musei Reali di Torino, per esaltare, appunto, il motivo del potere del sovrano.
Alla storia dei calchi, realizzati da Domenico Brucciani, ed alla loro inclusione nelle collezioni del MANN, è riservato un approfondimento ad hoc.
“E’ una mostra fortemente voluta dal Mann – spiega Paolo Giulierini, direttore del Museo napoletano – con il coordinamento dell’Università L’Orientale. In un clima di rinnovato slancio internazionale, e in attesa del riallestimento definitivo, dal Mann emergono opere che ci parlano di storie apparentemente lontane nel tempo e nello spazio rivelandosi veicolo eccezionale di connessione tra i popoli in un mondo globalizzato”.
L’intera mostra, inoltre, è concepita come percorso multisensoriale immersivo, tra videomapping, oggetti riprodotti in 3D e diffusori di fragranze. Il coordinamento della dotazione tecnologica è stato affidato al Ludovico Solima (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”).
La vista è messa in gioco non solo dall’osservazione delle opere presentate, ma anche dai filmati immersivi e dalle ricostruzioni realizzate con la tecnica del videomapping. L’udito è coinvolto dalle musiche composte da Antonio Fresa per l’ambiente immersivo. La percezione tattile è garantita dalla stampa di oggetti in 3D, a disposizione non solo degli utenti con disabilità visiva, ma di tutti i visitatori. L’olfatto è stimolato dai diffusori di fragranze che, nella terza sala del percorso espositivo, ricreano i profumi di un giardino assiro. Infine il gusto è legato ai prodotti alla liquirizia, pianta che quel popolo usava a a scopi medicinali (previste degustazioni in mostra).
Vademecum
“Gli Assiri all’ombra del Vesuvio”
Dal 3 luglio 2019 al 16 settembre 2019
MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli
piazza Museo 19, Napoli