FIRENZE – Sono terminati, dopo due anni, i restauri della Sala degli Elementi, situata al terzo piano di Palazzo Vecchio, che torna completamente fruibile al pubblico. Gli interventi di restauro degli affreschi delle pareti e del soffitto sono stati resi possibili grazie al contributo dellaFondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, istituita nel 2013 e che da allora, attraverso erogazioni liberali, sostiene la tutela e il restauro dei beni storici, culturali e artistici.
Il costo complessivo per il recupero della Sala è stato di 800 mila euro, ed è inserito nel progetto Flic (Florence I care) che coinvolge i privati nel restauro dei beni culturali cittadini.
I lavori sono stati eseguiti dall’Associazione Temporanea d’Impresa “Meridiana-Mannucci-Techne”, sotto la supervisione dell’Ufficio Belle Arti della Direzione Servizi Tecnici. Il cantiere di restauro è rimasto aperto ai visitatori che hanno avuto così la possibilità di assistere ai lavori e allo stesso tempo apprezzare gli affreschi da vicino.
Le pareti della Sala degli Elementi sono decorate con affreschi allegorici, Acqua (Nascita di Venere), Terra (Primizie della Terra offerte e Saturno), Fuoco (Fucina di Vulcano) e il soffitto è decorato con l’allegoria dell’Aria, con al centro Saturno che mutila il cielo, mentre tra le finestre sono affrescati Mercurio e Plutone. Alla base degli affreschi si trovano 6 riquadri affrescati da Marco Marchetti da Faenza con scene di lotta fra divinità marine; a lui si devono anche gli affreschi con grottesche nelle imbotti delle finestre. Il camino fu disegnato da Bartolomeo Ammannati.
Il restauro degli affreschi è stato preceduto da una campagna diagnostica, da indagini chimico fisiche e fotografiche. Gli interventi effettuati sono consistiti in un consolidamento della pellicola pittorica con resine acriliche e malte da iniezione, cui è seguita la pulitura con acqua deionizzata di tutte le superfici. Sono state inoltre rimosse vecchie stuccature ed eseguite delle nuove. Infine si è proceduto con il ritocco finale.
Anche il restauro del soffitto è stato preceduto da alcune analisi mirate. Dopo la pulitura per eliminare sostanze vernici protettive o fissativi alterati, si proceduto con il consolidamento, sia sulle tavole che sulle cornici. Alla pulitura è seguita la reintegrazione pittorica e una verniciatura superficiale in parte applicata a pennello, in parte per nebulizzazione, in modo da rendere omogenee le reintegrazioni pittoriche con l’originale.
Il restauro è stata l’occasione per una riflessione critica sulle metodologie sviluppate dalla disciplina della conservazione negli ultimi cinquanta anni.
I lavori di restauro sono stati presentati in una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Firenze, Dario Nardella, il quale ha commentato: “Questa bellissima Sala viene restituita ai cittadini e ai turisti completamente restaurata. E’ meraviglioso poter godere dei colori ritrovati degli affreschi e delle tavole del soffitto. In questi anni non abbiamo mai smesso di valorizzare Palazzo Vecchio, da un lato aumentando la superficie museale e le mostre temporanee e dall’altro moltiplicando i servizi al pubblico. Ringraziamo la sensibilità della Fondazione Sacchetti – ha continuato il primo cittadino – e la straordinaria collaborazione di Giovanna Sacchetti che da subito ha capito il valore non solo artistico ma anche simbolico di questa Sala all’interno del museo e ha scelto di sponsorizzare il restauro prima delle pareti e poi anche del soffitto”.