CORTONA – Fino al 2 giugno 2019, è possibile ammirare al MAEC di Cortona un vero e proprio gioiello di arte rinascimentale, “Il Bambin Gesù delle Mani” del Pinturicchio, il cui fascino risiede non solo nella straordinaria qualità pittorica, ma anche nel mistero che lo ha avvolto per secoli.
L’opera, attualmente esposta nel Museo cortonese, è rientrata lo scorso aprile in Italia, dopo essere stata esposta nell’importante Mostra il “Rinascimento Leonardo, Michelangelo e Raffaello in Cina”, che ha attratto milioni di visitatori nelle due tappe di Tianjin e Nanjin, e dopo aver attraversato le principali capitali Europee tra cui Madrid e Parigi, in occasione dell’ esposizione “La Dinastia dei Borgia e il loro tempo” al Museo Maillol.
Il “Bambino Gesù benedicente” era il cuore di una composizione realizzata dal Pinturicchio nel 1493 per le stanze vaticane, su commissione di Alessandro VI Borgia, ed è legato ad una singolare vicenda di amori segreti che ha per protagonisti, appunto, il papa e la bellissima Giulia Farnese.
L’affresco originario raffigurava la Madonna e il Bambino benedicente con il papa Alessandro VI Borgia inginocchiato in adorazione. Lo straordinario dipinto è stato anche oggetto di uno dei più discussi passi di Giorgio Vasari. Lo storico fiorentino, infatti, nella seconda edizione delle Vite, narrando del Pinturicchio, riferisce che questi “ritrasse sopra la porte di una camera la Signora Giulia Farnese per il volto di una Nostra Donna, e nel medesimo quadro la testa d’esso papa Alessandro che l’adora”. Per questo motivo il ciclo pittorico, ritenuto eccessivamente compromettente, venne in seguito censurato, distaccato e smembrato in singole storie andate perdute.
Il “Bambin Gesù delle Mani”, parte superstite dell’affresco, fortuitamente ritrovato, viene dunque riconsegnato alla visione del pubblico dopo oltre cinque secoli, grazie all’acquisizione da parte del Gruppo Margaritelli, che l’ha poi affidato alla Fondazione Guglielmo Giordano per promuoverne lo studio e la divulgazione.
Il dipinto viene presentato in mostra corredato da una ricca documentazione grafica e narrativa e un suggestivo allestimento che, attraverso un percorso di ambienti, accompagna il visitatore alla riscoperta di questa preziosa opera.
La mostra rappresenta inoltre un’occasione per accendere i riflettori su un artista straordinario come il Pinturicchio, la cui attività è stata al servizio di ben cinque Papi. Pittore originale, il Pinturicchio riuscì a dar vita a un’iconografia fortemente innovativa, coniugando in maniera personalissima eleganze tardo-gotiche, microscopìa fiamminga, geometrie rinascimentali e tendenze sempre più avanzate.
L’esposizione, ospitata nel prestigioso Palazzo Casali, è organizzata e promossa dalla Fondazione Giordano, con il supporto dell’Associazione MetaMorfosi, in collaborazione con il Comune di Cortona e l’Accademia Etrusca.
Vademecum
Bambin Gesù delle Mani del Pinturicchio
MAEC, il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona
Orario di apertura: dalle 10. alle 19.00 – ultimo ingresso ore 18.30
Ingresso: 10 euro