PISA – L’utilizzo delle tecnologie sta diventando sempre più importante nell’ambito della conservazione e del restauro dei beni culturali. Di questo si parlerà in un convegno organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana, il 6 e il 7 ottobre. In questa sesta edizione si parlerà in particolare di cattedrali e verrà proposto un confronto tra i rappresentanti degli enti che gestiscono le più importanti e significative d’Europa.
Nella prima giornata è previsto un approfondimento sul progetto Nano Cathedral. Si tratta di un progetto nato nel 2015, finanziato dall’Ue nell’ambito del settore delle nanotecnologie applicate ai beni culturali, con un fondo di circa 6,5 milioni di euro. Petrografi, geologi, chimici e restauratori analizzeranno sei edifici monumentali insieme alla cattedrale di Pisa, le cattedrali di Colonia, Vienna, Ghent e Vitoria e un edificio monumentale contemporaneo interamente rivestito in marmo di Carrara, l’Opera House di Oslo, progettato da Renzo Piano. Obiettivo del progetto è la sperimentazione dei nano materiali per la conservazione dei marmi e delle superfici esterne degli edifici monumentali.
Il 7 ottobre verrà approfondito invece il Bim, acronimo di Building Information Modeling, ovvero Modello di Informazioni di un Edificio. Spiega la Primaziale: “Si tratta della rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto. Il modello contiene informazioni riguardanti l’edificio o le sue parti come la localizzazione geografica, la geometria, le proprietà dei materiali e degli elementi tecnici, le fasi di realizzazione, le operazioni di manutenzione e consente di integrare le informazioni utili in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella esecutiva (strutture, impianti, sicurezza, manutenzione, prestazioni energetiche) e gestionale (computi metrici, distinte fornitori).