PISA – È terminato il restauro del ciclo noto come “Il Trionfo della Morte” e attribuito al pittore trecentesco Buonamico Buffalmacco, del Camposanto Monumentale di piazza dei Miracoli, a Pisa. La scena del Giudizio universale, dallo stesso Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani che ha presieduto la direzione dei lavori di restauro, è stata definita come “la Cappella Sistina di Pisa”.
Lo straordinario intervento su questi affreschi di enorme valore artistico, è stato condotto dalle maestranze dell’Opera Primaziale pisana.
Sono state già ricollocare in parete due scene, le Storie dei Santi Padri e l’Inferno, mentre quella che è forse la scena più bella, il Giudizio Universale, sarà ricollocato in parete. Gli affreschi sono stati danneggiati seriamente durante la seconda guerra mondiale quando, il 27 luglio 1944. All’epoca una granata provocò un incendio e la fusione del tetto di piombo. Gli affreschi vennero subito staccati dalle pareti e iniziò così una lunga e affascinante storia di salvataggio e restauro.
Come spiega l’Opera Primaziale pisana in una nota “è stato possibile grazie a tecniche nuove e scoperte fondamentali, tra queste il lavoro dei batteri mangiatori: un sistema messo a punto dal microbiologo Giancarlo Ranalli dell’Università del Molise nel quale i batteri sono stati fondamentali per eliminare la caseina, usata nel dopoguerra per il fissaggio degli affreschi strappati, che provocava rigonfiamenti, crepe e perdite di strato pittorico”.
L’intervento di restauro è stato realizzato congiuntamente a un altro intervento finalizzato a scongiurare la formazione di condense sulle superfici pittoriche degli affreschi ricollocati in parete. È stato progettato edu quindi in fase di sperimentazione un sistema di retro riscaldamento della superficie dell’affresco, che ne innalza la temperatura superficiale di 2/3 gradi sopra la temperatura dell’ambiente, al verificarsi delle condizioni favorevoli alla formazione di rugiada, evitando così le dannose condense. Il sistema – spiega una nota – è gestito da una serie di sensori che rilevano, ogni 10 minuti, umidità dell’ambiente e temperatura delle superfici dagli affreschi e, in condizioni critiche, comandano in automatico l’attivazione del sistema di retro riscaldamento.
L’intero ciclo degli affreschi del “Trionfo della Morte” tornerà in parete entro il 2018.