PISA – Grazie ai lavori per l’interramento dei cassonetti, per i quali si è dovuto scavare fino a tre metri, a Pisa, in via Maffi, sono venuti alla luce i resti delle mura tardoantiche della città, probabilmente risalenti al VI secolo d. C. Una scoperta interessante che getta luce sulla Pisa tardoantica di età romana e che inoltre conferma l’ipotesi della storica Gabriella Garzella sull’esistenza di una cinta muraria precedente a quella realizzata a partire dal XII secolo.
Oltre alle mura altomedievali sono stati ritrovati anche i resti di due domus romane, di un chiostro del XII secolo in piazza San Sepolcro, di due chiese medievali di San Lorenzo in Pellicceria e San Lorenzo alla Rivolta, rispettivamente in via Roma e in piazza Martiri della Libertà, di opere idrauliche del fosso del Mulino in piazza San Silvestro, di case-torri medievali in via Giusti, rase al suolo per la costruzione del Tribunale e infine di strade e piazze medievali.
In totale sono stati effettuati 27 scavi per l’interramento di 22 cassonetti, 5 scavi sono stati richiusi proprio per non intaccare le strutture antiche rinvenute.