Inaugura domani al Castello Gamba – Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta a Châtillon, la mostra Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro, un progetto di Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte in collaborazione con la Struttura patrimonio storico-artistico e gestione dei siti culturali della regione, e con la curatela di Fortunato D’Amico. Una profonda riflessione del maestro sul rapporto tra natura e creatività: dalle foreste, simbolo di equilibrio naturale, ai tessuti del futuro, emblema di un’evoluzione responsabile
Fino al 28 settembre, l’esposizione ideata da Pistoletto, da sempre noto per il suo impegno sociale e ambientale, candidato dalla Fondazione Gorbachev al Premio Nobel per la Pace 2025, indagherà il profondo legame tra arte, sostenibilità e moda rigenerativa. Il tema è quello del riscaldamento globale e dei cambiamenti socio-ecologici con una particolare attenzione per l’arco alpino. Alla base dell’esposizione, con installazioni immersive, opere interattive e contenuti scientifici, il progetto Glacial Threads. From Forest to Future Textiles, promosso da Lenzing Group (leader mondiale nella produzione di fibre speciali a base di legno) con Cittadellarte, finalizzato alla creazione di tessuti privi di microplastiche per proteggere i ghiacciai. In particolare l’intenzione è quella di mettere in luce il ruolo cruciale delle pratiche sostenibili e circolari nell’affrontare le sfide ambientali globali: dalle foreste, simbolo di equilibrio naturale, ai tessuti del futuro, emblema di un’evoluzione responsabile.



“L’incipit concettuale di “Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro” nasce da una consapevolezza che oggi non possiamo più ignorare: la progressiva scomparsa dei ghiacciai e la necessità urgente di una presa di responsabilità collettiva per la salvaguardia dell’ambiente – spiega Fortunato D’Amico, curatore della mostra. – L’allestimento dell’esposizione dà forma a un percorso dove le opere di Michelangelo Pistoletto e quelle realizzate dalla sua organizzazione, Cittadellarte, introducono a una riflessione complessa sulla vita dei materiali, sul cambiamento climatico e sull’impatto delle azioni umane che condizionano gli sviluppi del futuro. L’arte si fa strumento attivo di trasformazione: entra nei territori, connette persone, comunità, istituzioni e imprese, dando forma a un processo rigenerativo che non si esaurisce nei confini del museo, ma si espande nei paesaggi del cambiamento”.
L’esposizione raccontata dal curatore
“In mostra, molte opere emblematiche del percorso creativo di Pistoletto – spiega ancora il curatore. – Metamorfosi, che esplora il concetto di trasformazione, individuale e collettiva, si propone come un invito alla riflessione sulla relazione tra arte, società e individuo; attraverso l’uso di specchi e di materiali comuni, Pistoletto mira a creare un’esperienza di partecipazione attiva, coinvolgendo lo spettatore nel processo creativo e nella riflessione sulla propria identità. La Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio; la mela significa natura, il morso della mela significa artificio: con la Mela Reintegrata l’artificio assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l’umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa. L’Albero di Ama: divisione e moltiplicazione dello specchio riflette la dialettica dell’artista tra unità e divisione, rappresentata attraverso la sezione di un tronco che contiene uno specchio. In ultimo, La Formula della Creazione concetto centrale nell’opera di Pistoletto e nella sua visione del mondo; l’idea è che la connessione tra natura e artificio, o tra opposti in generale, generi qualcosa di nuovo e positivo, un “terzo soggetto” che si unisce ai due elementi originali. Questo terzo soggetto, rappresentato dal cerchio centrale, è il grembo della rinascita, dove si genera una nuova consapevolezza e un nuovo modo di vedere il mondo”.


Le strutture Segno Arte di Pistoletto esposte accolgono abiti generati dal lavoro collettivo del dipartimento moda di Cittadellarte – B.E.S.T. (Better Ethical Sustainable Think-Tank) grazie alla collaborazione con i designer Blue of a Kind, Bav Tailor, Tiziano Guardini e Flavia La Rocca. Realizzati con le fibre biodegradabili utilizzate per proteggere i ghiacciai, i capi raccontano una moda rigenerativa e consapevole, proiettata oltre l’effimero. I geotessili, ideati dal gruppo Lenzing, privi di plastica, dopo essere stati utilizzati per due anni a copertura dei ghiacciai, vengono rimossi e reintegrati nel ciclo tessile, testimoniando un approccio circolare che tutela i ghiacciai e – al contempo – riduce l’impatto ambientale dell’industria della moda. Infine, l’opera fotografica Dall’infinito alla Creazione, che cattura la maestosità e la fragilità dei ghiacciai introducendo il visitatore in una dimensione cosmica, dove il gesto dell’artista si fa punto di contatto tra l’universale e il quotidiano. Le declinazioni internazionali del Terzo Paradiso restituiscono l’eco di un’utopia concreta, che prende forma attraverso comunità, scuole, città, relazioni.
“La mostra, esplorando il legame tra arte, sostenibilità e innovazione tecnologica collima perfettamente con la missione culturale del museo – spiega Viviana Maria Vallet, Dirigente Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali e Coordinatore scientifico Castello Gamba. – Il filone critico dell’ecologia, della sostenibilità e del rispetto della natura sta infatti prendendo forma all’interno della collezione permanente grazie a una serie di nuove acquisizioni che l’Amministrazione regionale ha promosso”.


Scheda mostra
Sede: Castello Gamba – Museo d’Arte moderna e contemporanea, Châtillon
Località Crêt-de-Breil – 11024
Inaugurazione: venerdì 25 luglio ore 18.00
Date al pubblico: 26 luglio – 28 settembre 2025
Orario di apertura: martedì – domenica dalle 9.00 alle 19.00
chiuso i lunedì, tranne se festivi ed eccetto i mesi di luglio e agosto
Info: +39 0166 563252 | https://www.castellogamba.vda.it/