POMPEI (NAPOLI) – Nuovi tasselli e altre informazioni inedite emergono dagli otto nuovi scavi nel sito archeologico di Pompei. Si tratta dei nuovi cantieri iniziati dalla primavera quest’anno che interessano otto aree di indagine all’interno del perimetro del sito: Foro, dell’Insula Occidentalis, della Torre di Mercurio con le mura antiche, della Schola Armaturarum e delle aree sacre del Santuario di Apollo, del Foro Triangolare, del Tempio di Iside e del Santuario extraurbano del Fondo Iozzino.
Le ricerche, condotte dalla Soprintendenza speciale di Pompei, sotto la direzione del professor Massimo Osanna, sono finalizzate a ricostruire l’aspetto del sacro e l’urbanistica della Pompei più antica.
Gli otto cantieri, dove si lavora in contemporanea, sono individuabili per la presenza di aree transennate che il pubblico incontra durante la visita negli Scavi. Gli interventi prevederanno, in talune occasioni, l’illustrazione da parte degli archeologi delle attività svolte.
In attesa del grande cantiere che interesserà tutti i fronti di scavo, oggetto di consolidamento e che vedrà il dissotterramento di un’intera porzione di area sepolta della Regio V, le indagini in corso stanno portando alla luce dati significativi per la conoscenza della città antica, e che risultano altresì indispensabili per la definizione di nuove strategie di conservazione e valorizzazione.
Osanna ha spiegato: “Le attività di studio e ricerca archeologica costituiscono la base imprescindibile delle attività di tutela e valorizzazione, in quanto solo la conoscenza approfondita del contesto archeologico può garantirne la corretta salvaguardia nel tempo. Gli scavi in corso si concluderanno entro l’estate e i numerosissimi reperti rinvenuti saranno esposti all’Antiquarium al termine delle mostre temporanee attualmente in corso”.