ROMA – Dante. Il Poeta Eterno” di Felice Limosani è un progetto culturale “multimodale”, e non solo multimediale, che esplora un nuovo paradigma capace di connettere scientificamente l’esperienza museale con ambiti apparentemente diversi come quello della didattica digitale e del beneficio sociale.
Si tratta di un progetto innovativo che non intende “spiegare” la Divina Commedia ma “raccontare” Dante Alighieri e l’attualità del suo messaggio universale. L’idea di Felice Limosani è quella di attualizzare la straordinaria opera dell’incisore francese Gustave Dorè e raccontare l’avventura umana di Dante a partire dalla ricchissima eredità culturale, morale e spirituale da lui lasciata. Il progetto, che verrà ospitato nel Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze, spazio dantesco per eccellenza, intende riconciliare la figura di Dante con la sua città natale.
“ll Complesso Monumentale di Santa Croce costituisce il luogo ideale per accogliere Dante, il Poeta Eterno di Felice Limosani – sottolinea Irene Sanesi, Presidente dell’Opera di Santa Croce. Una sede naturale, perché Santa Croce è il luogo della memoria, è il luogo dove passato, presente e futuro siglano una convivenza e un ponte anche verso una prospettiva nuova. L’anniversario dantesco è un evento provvidenziale in questa fase storica: la lezione civile e poetica di Dante e la sua esistenza votata con passione alle vicende delle comunità in cui ha vissuto sono un modello per le donne e gli uomini di ogni tempo, ancor più oggi, in un momento storico in cui la pandemia chiede forza per affrontare le difficoltà e coraggio per guardare al futuro.”
Partendo dalla digitalizzazione di 135 tavole di Dorè – rese disponibili dalla Fondazione Alinari Firenze – le immagini del viaggio ultraterreno di Dante dall’Inferno al Paradiso costituiranno un percorso perfettamente in armonia con il Chiostro del Brunelleschi, la Cappella Pazzi, la Cripta e il Cenacolo di Santa Croce. L’allestimento prevede tre livelli di esposizione con immagini statiche retro illuminate, immagini animate con proiezioni e movimento nelle immagini attraverso la realtà virtuale, per una fruizione intimistica e contemplativa abbinata all’esperienza interattiva e digitale. Un unicum che offrirà un’esperienza museale aggiornata ai nuovi linguaggi, rispettosa del luogo ed evoluta nella sua narrazione.
“La rivoluzione digitale in atto, da una parte apre a nuove visioni espressive con linguaggi inediti, dall’altra sta cambiando il modo in cui la cultura viene rappresentata, fruita e divulgata – spiega Felice Limosani. Il connubio tra tecnologia e arte offre una sintesi innovativa, sotto forma di umanistica digitale, maggiore della somma di entrambe. In questa dimensione, il patrimonio storico culturale può essere attualizzato e condiviso come esperienze multidisciplinari che si intrecciano in ambito museale, didattico e sociale, giungendo a coniugare cultura, educazione e solidarietà. Emancipandosi dai vecchi modelli e con un approccio scientificamente rigoroso si può anche sconfinare nell’intrattenimento e nella spettacolarità per diffondere cultura e conoscenza di qualità a un maggior numero di persone.”
Grazie alle tecnologie di nuova generazione e a una progettazione multimodale, i contenuti di Dante. Il Poeta Eterno continueranno a diffondere l’esperienza dantesca con modelli di divulgazione esperienziale e di cura sperimentale elaborati con la piattaforma di innovazione H-Farm Treviso. A questo proposito sono state già avviate delle collaborazioni per la pianificazione di un lavoro tecnico scientifico che a vario titolo coinvolge educatori, docenti, pedagogisti, psicologi, sociologi, neuroscienziati ed esperti della Comunità di San Patrignano, della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, dell’Istituto Dino Compagni di Firenze e del Conservatorio San Niccolò di Prato.
“Recenti studi pubblicati hanno dimostrato che le cyberterapie e le realtà multisensoriali simulate, impattano positivamente sui programmi di reinserimento, riabilitazione sociale e cura – afferma Beatrice Garagnani Ferragamo, Presidente Onorario Comitato Scientifico. – Queste evidenze rendono immediatamente comprensibile quanto positivo e concreto possa essere l’impatto di un progetto come Dante. Il Poeta Eterno su soggetti fragili e svantaggiati come persone sottoposte a provvedimenti restrittivi causati da tossicodipendenze, ludopatie, alcolismo, o pazienti, degenti, detenuti, apportando un reale beneficio sociale. L’attualità e la forza del messaggio di Dante, l’alto valore educativo dei contenuti trattati e il linguaggio immersivo e coinvolgente utilizzato per veicolarli rendono Dante. Il Poeta Eterno un progetto pionieristico, che apre a nuovi paradigmi culturali e rappresenta un’occasione fondamentale per elaborare un’esperienza didattica e formativa innovativa e adeguata ai tempi, di cui sono felice e onorata di essere ambasciatrice.”
“La meraviglia di Dante – commenta Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze – è che rimane sempre attuale: secolo dopo secolo la sua opera immane e poliedrica, a partire dalla Divina Commedia, ha sempre nuovi livelli di lettura e di conoscenza. La sua sterminata eredità non rimane immobile ma ha la straordinaria capacità di rinnovarsi e di parlarci ogni volta in modo diverso. Nell’anno dantesco Firenze è dunque lieta di ospitare una mostra che ha l’ardire di unire le nuove tecnologie con i messaggi universali del Sommo Poeta: un’esposizione fortemente evocativa che non mancherà di affascinare e incuriosire.”
Il progetto Dante. Il Poeta Eterno è candidato al Calendario Ufficiale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.