ROMA – Sono quattordici le sculture in bronzo, alte cinque metri, per un peso totale di 216 tonnellate e un costo di 17,5 milioni di euro, realizzate dall’artista britannico Damien Hirst, che vennero “svelate” per la prima volta al pubblico nel 2013, ma immediatamentecoperte. Aspramente criticate anche dai media, “nascoste” ufficialmente per essere protette a seguito dei lavori per la realizzazione dell’ospedale,di fatto furono coperte proprio per tutto il clamore e le polemiche suscitate. All’epoca dell’installazione delle statue, l’artista sul quotidiano “Doha News” dichiarò che la scelta del Qatar era stata molto coraggiosa, visto che si trattava delle prime opere di nudo in Medio Oriente.
Le installazioni, da qualche giorno, sono invece nuovamente visibili. Il cambio di rotta da parte delle autorità viene giustificato da un versetto del Corano relativo al miracolo della nascita, per cui l’opera attualmente non risulta “contro la nostra cultura o religione” – ha affermato Sheikha al Mayassa Hamad bin Khalifa al-Thani, presidente della Qatar Museums Authority, organismo incaricato della gestione e dello sviluppo dei musei locali, che ha ordinato l’opera.
Layla Ibrahim Bacha, specialista di arte della Fondazione del Qatar, ente sostenuto dal governo, specifica “Non ci aspettiamo che tutti amino queste sculture né che le capiscano. Sono qui per creare une elemento di dibattito e di riflessione”. Bacha ha poi aggiunto: “l’opera rispecchia bene la missione del Sidra, che è quella di occuparsi della salute di donne e bambini. E’ perfetta per il luogo e credo possa diventare emblematica”.
L’ospedale ospita anche molte altre opere di arte contemporanea scelte tutte in base a “tematiche specifiche per aiutare i pazienti a mantenere la calma”.