ROMA – Una città dalla storia millenaria, un vero e proprio museo a cielo aperto, la Città dei Due mondi, grazie al critico d’arte Giovanni Carandente, è stata protagonista di una iniziativa artistica unica, che ha visto esporre oltre 100 opere di 53 scultore tra i più noti tra le sue piazze e i suoi vicoli. Arrivarono a Spoleto scultori come Consagra, Pomodoro, Moore, Calder, Manzù.
Spoleto fu preziosa per i romani e trasformata in Ducato dai Longobardi, dopo essere stata punto di riferimento per i monaci e gli eremiti di tutta Europa. Dopo la nascita del Regno d’Italia conobbe un periodo buio, dal quale uscì a partire dal 1958, grazie a Giancarlo Menotti che ideò il Festival dei Due Mondi, regalando a Spoleto una nuova identità e rendendola celebre per le sue attività artistiche a livello internazionale.