REGGIO CALABRIA – Un importante sequestro di opere di arte trafugate di considerevole valore è stato eseguito a Reggio Calabria e a Messina dai Carabinieri tutela patrimonio culturale di Cosenza, su indicazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
In tutto sono 14 le opere sequestrate. La prima scoperta è avvenuta nell’abitazione di un uomo sessantaquattrenne a Reggio Calabria, dove è stato trovato un dipinto raffigurante “Miracolo di Gesu'” (guarigione del nato cieco) asportato a Randazzo (Catania) nel 2001. E’ stato possibile accertare l’opera attraverso la Banca dati opere d’arte rubate, che il comando tutela patrimonio culturale di Roma alimenta con tutte le opere d’arte che vengono trafugate e che costituisce la più importante fonte di informazioni.
La perquisizione si è poi allargata a Messina dove, sempre in un appartamento, sono state rinvenute altre 13 opere. Anche per queste l’accertamento è avvenuto tramite la Banca dati, dove si è potuto verificare che le tele erano state sottratte all’esecuzione di un provvedimento giudiziario, emesso dal tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho, nel gennaio 2014, nei confronti di Gioacchino Campolo, noto anche come il “re dei videopoker”. Si tratta di quadri e altre opere d’arte di Dalì, Sironi, Ligabue, Fontana, De Chirico, Veronesi, Bonalumi. Mentre tra le opere sequestrate in data odierna si rilevano alcuni dipinti di Guttuso e Dalì.
Al momento sono in corso ulteriori accertamenti peritali per verificare la provenienza e il valore delle opere.