FERMO – E’ stato il maggiore Lanfranco Disibio, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Firenze, a restituire al Museo Diocesano di Fermo la scultura del XVI secolo, realizzata da Andrea Contucci, detto il Sansovino, trafugata il 30 luglio 2008.
L’opera in marmo, raffigurante una figura femminile, è stata recuperata grazie a un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, in seguito a una verifica effettuata nel maggio scorso su alcuni beni venduti da una casa d’aste toscana.
Le immagini degli oggetti posti all’incanto sono state comparate con quelle presenti nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Il confronto ha permesso di accertare che la statua era oggetto di un furto commesso dieci anni fa nella chiesa San Francesco di Fermo, durante l’apertura della chiesa ai fedeli. Già allora venne riconosciuto uno dei due ladri, ma la statua non fu invece più ritrovata. Infatti solo a distanza di dieci anni, l’opera ha fatto la sua apparizione sul mercato dell’antiquariato e, solo grazie al costante controllo da parte dei carabinieri Tpc sui beni d’arte commercializzati, è stato possibile risalire alla scultura. Gli sviluppi investigativi hanno inoltre permesso di risalire anche ai ricettatori, un fiorentino di 40 anni, la cui posizione è ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria, mentre l’altro è un settantatreenne romagnolo che risulta noto per i suoi precedenti specifici.
La scultura, di elevatissimo valore stoico e artistico, è ora tornata a completare il monumento finora rimasto mutilato.