ROMA – A Palazzo Velli Expo, la storica dimora realizzata alla fine del Quattrocento a Trastevere, si svolgerà mercoledì 5 ottobre l’anteprima della mostra personale di OZMO, uno dei rappresentanti di spicco del neomuralismo a livello internazionale. Dal 2003 infatti le opere dell’artista toscano sono una presenza costante nel circuito dell’arte e in alcune importanti collezioni pubbliche museali. Proprio questa estate è stato ospite della galleria FIFTY24SF Gallery a San Francisco con la sua personale Ferro e Oro. Nellastessa città ha realizzato un murale di 270 mtq. realizzato a San Francisco nei quali offre la sua personale rilettura di uno dei capolavori dell’arte occidentale: ilDéjeuner sur l’herbedi Édouard Manet. Inoltre ha appena terminato un enorme murale in Val Camonica.
Sarà dunque Ozmo a dare il via ad un progetto ambizioso che chiama in causa la realtà virtuale e tutto quel che ne consegue a livello di scoperta emozionale, percettiva e intellettiva. Mixando il linguaggio pop a quello allegorico, attraverso il suo gesto creativo, che assimila, processa e combina, Ozmo propone associazioni fantastiche di segni e immagini che generano ambiguità e danno luogo a stratificazioni linguistiche e nuovi diagrammi di senso.
Palazzo Velli Expo, location ufficiale del programma Off di Outodoor Festival 2016, ha quindi scelto la preview della personale di OZMO come primo appuntamento di un ciclo di mostre in collaborazione con Oniride, studio che sviluppa contenuti di realtà virtuale per l’arte, la cultura e lo storytelling.
La stagione espositiva romana 2016/17 prospetta un modello del tutto inedito, un nuovo concept di mostra nell’allestimento e nella fruizione, da cui scaturisce una doppia esperienza: fisica e metafisica. Attraverso l’uso dei visori Samsung GearVR messi a disposizione sarà possibile vivere un’esperienza di Mixed Reality (realtà virtuale e realtà aumentata), che fornirà un ulteriore livello di approfondimento e fruizione di un’opera esposta. Saranno proposte due tipi di interazioni. Da una parte la riproduzione virtuale degli ambienti, dove le opere sono o sono state originariamente collocate, restituirà l’impressione dello spazio urbano ma anche l’ispirazione dell’autore rispetto allo street environment che le ha generate, dall’altra puntando col visore sul quadro appeso, il sistema digitale fornirà testi e immagini in “sovrimpressione” e contenuti di approfondimento sui dipinti.