ROMA – Fino al 21 gennaio 2017 Curva Pura ospita Space Age is Here #1, una mostra abitativa, curata da Barbara Martusciello e Gianluca Nardacci: tra gli artisti, l’architettura, il design, la grafica, il vetro Murano, i manifesti vintage e gli oggetti tra gli anni ’60 e ’70.
In esposizione opere di Bice Lazzari, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Enrico Castellani, Carlo Nason, Paolo Venini, Luciano Vistosi, Livio Seguso, Lino Sabattini, Cesare Leonardi & Franca Stagi, Pierre Cardin, Mario Schifano, Angelo Brotto, Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Attilio Pierelli, Elio Marchegiani etc… E con il racconto di Villa Perugini.
Domenica 8 gennaio alle ore 17.30 è prevista inoltre la proiezione del capolavoro cinematografico Solaris. La mostra e la proiezione si pongono come un primo approfondimento sul fenomeno detto Space Age che si caratterizzò per la fiducia collettiva nella corsa all’esplorazione dello Spazio e legata agli sviluppi scientifici e tecnologici a partire dalla metà degli anni Cinquanta, sino a tutti i Sessanta e con diramazioni in gran parte dei Settanta.
La data-cardine è fissata al 1957, anno della messa in orbita intorno alla Terra del primo satellite artificiale: lo Sputnik. Questa, e le tante rivoluzionarie innovazioni anche a seguire, influenzarono la cultura popolare, le Arti, il Design, l’Architettura, la Grafica, la Moda, la Letteratura, il Cinema e ogni espressione capace di assorbire e restituire quest’atmosfera comune assolutamente all’avanguardia. Protagonisti italiani come Joe Colombo, precursore assoluto di questa e di altre manifestazioni, e come Germana Marucelli con Getulio Alviani e Paolo Scheggi, Lucio Fontana, Fabio Mauri con la storica Luna del 1968, Arnaldo e Giò Pomodoro, ma anche Mario Schifano con le fotografie di viaggio con Nancy Ruspoli al Museo della NASA a Houston nel 1970 e tanti autori concettualmente non radicati nella Space Age ma inevitabilmente affini almeno per un breve periodo, hanno dato vita a opere incredibilmente interstellari; tanti gli oggetti di design dalle forme sferiche, lunari, oblunghe come navicelle spaziali e molto uso di materiali freddi e lucenti quali l’acciaio, l’alluminio, lo specchio, le plastiche, il vetro trattato in modo quasi siderale, e le superfici riflettenti, le citazioni marziane… Un microcosmo produttivo e creativo molto seduttivo ma forse ancora poco analizzato in Italia specialmente inteso all’interno di una visione globale, contaminata, che affianca e sovrappone i diversi contributi visivi: perché ogni disciplina e linguaggio ha contribuito a dar corpo a una Space Age che fu Space Culture.
L’esposizione è organizzata da River of Trees, un progetto artistico che indaga, all’interno dello Spazio Curva Pura, le sperimentazioni artistiche contemporanee e i nuovi linguaggi italiani e internazionali.
Di seguito una galleria fotografica dell’inaugurazione della mostra avvenuta il 21 dicembre 2016.
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Vademecum
Dal 21 dicembre al 21 gennaio 2017
via Giuseppe Acerbi 1
Curva Pura, Roma