ROMA – Da tre anni a questa parte, il PortoFluviale, noto locale in zona Ostiense ed ex deposito degli anni ’50, a Roma, si “copre” di un’opera site-specific realizzata da un artista internazionale, in carta da manifesto, prendendo a prestito lo stile e la strategia pubblicitaria per lanciare però un messaggio artistico. Quest’anno per la terza edizione di SKIN TASTE, progetto a cura di Adriana Rispoli, sarà Giuseppe Stampone, dal 1 marzo al 5 giugno, a re-interpretare la facciata dello storico edificio, che ha sede in una delle zone in cui le architetture industriali si sono trasformate in affascinanti edifici. Negli anni scorsi era toccato a Mariangela Levita (2013) e Flavio Favelli (2014) a fare cambiare “pelle” all’edificio.
Noto a livello internazionale per l’uso del tratto distintivo della penna Bic, Stampone realizzerà per il PortoFluviale la sua opera dal titolo The Show Must Go On su grandi manifesti, in cui il lettering in nuance blu della celebre penna si sovrapporrà alle icone più note del mondo del cinema: Dream Works, 20thCenturyFox, Paramount, Metro Goldwyn Mayer, Warner Bros e Columbia. Si tratta di immagini immediatamente riconoscibili delle case di produzione che detengono il monopolio mondiale della settima arte, almeno dal punto di vista commerciale.
The Show Must Go On è ovviamente la citazione di uno slogan ormai più che abusato nel mondo dello spettacolo e non solo. Ma il messaggio che Stampone vuole trasmettere è ben preciso, quasi una sorta di laconico monito alla capitale, sede della gloriosa Cinecittà fondata ai tempi del fascismo. Come sempre l’impronta politica non manca nel lavoro di Stampone, e anche in questo caso l’artista intende far riflettere sulle derive grottescamente spettacolari della città, sul suo essere sempre più mera scenografia, in definitiva sulla sua traballante situazione politica.