DHAHRAN – Fino al prossimo 26 marzo 2022, Ihtra, il primo e unico centro multiculturale per eccellenza in Arabia Saudita, inserito dal Time tra i 100 posti da visitare nel mondo, ospita la mostra “Seeing&Perceiving”, a cura di Candida Pestana e Razan Alissa.
L’esposizione intende esplorare il concetto di visione e percezione, l’atto cognitivo del vedere e gli elementi emotivi della psicologia su come si forma la percezione. Seeing & Perceiving affronta dunque settori molto diversi tra cui la neurologia, la scienza, la teoria della Gestalt e la tradizione del trompe-l’œil.
Tra le 26 opere esposte di 20 artisti, due sono state commissionate agli artisti Carsten Höller e Aisha Khalid. L’Italia è invece rappresentata da Esther Stocker, con l’installazione site-specific “Future Thoughts”.
“Ithra – sottolinea Farah Abushullaih, Responsabile del Museo – è una nuova istituzione che ha l’obiettivo di costruire una collezione forte e accessibile che mira a sostenere e contribuire alla visione del futuro dell’Arabia Saudita ispirando e arricchendo le prossime generazioni nell’ambito dell’arte e della cultura.”
Le opere in mostra
La mostra presenta contributi internazionali tra i quali il 35% sono arabi e del medio-oriente, mentre il 65% proviene da altre parti del mondo.
“Seeing & Perceiving – spiega la curatrice Candida Pestana – stupisce i suoi spettatori con l’elemento sorpresa, dando loro un contesto percettivo unico che li stimola a pensare oltre ciò che vedono”.
L’artista tedesco Höller attraverso la sua opera Six Sliding Doors (2021), ispirata al concetto di Sliding Doors del 2003, fa vivere allo spettatore una sensazione extracorporea.
L’installazione è dotata di porte scorrevoli automatiche specchiate e installate in modo equidistante, parallele, una di seguito all’altra, lungo un corridoio. All’apertura delle porte, il proprio riflesso viene “interrotto”, solo per riapparire nelle doppie superfici specchiate della porta dietro di esso. Tuttavia, se un’altra persona dovesse aprire questa porta nello stesso momento, lo spettatore troverebbe sé stesso per un breve istante “nel” corpo dell’altro, e percepirebbe momentaneamente l’altro come sé stesso.
L’artista pakistana Aisha Khalid prende una direzione completamente nuova con Water Seeks the Thirsty (2020-21), un’incredibile installazione coinvolgente che si ispira ai luoghi sacri dell’Arabia Saudita e alla connessione personale con l’artista.
Tra le nuove installazioni che saranno presentate: Marshmallow Meltdown del pittore spagnolo Antonio Santín, una rappresentazione iperrealistica di un tappeto decorato che ha impiegato 15 mesi per essere completato e le complesse opere d’arte dell’artista messicano Gabriel de la Mora con materiali insoliti come61.361 (2019).
La mostra permanente di Ithra viene arricchita dal dipinto “sole” dell’artista svizzero Ugo Rondinone achtzehnterjulizweitausendundzwölf (2012) e dalle opere dell’artista emirato Mohammed Kazem e dell’artista egiziano Moataz Nasr.
Altri artisti di particolare rilievo: l’artista marocchino Mounir Fatmi, l’artista iraniano Farhad Moshiri e Abdul Rahman Katanani, un artista contemporaneo palestinese che rompe i confini dell’utilizzo di materiali di recupero con la sua opera Tornado (2020).
Seeing & Perceiving presenta anche opere dell’artista coreano Do Ho Suh, Screen (2005) e dello scultore cileno Iván Navarro, Shrapnel V (2020) e Mirage (2020), accanto a opere site specific come “Future Thoughts” della pittrice italiana Esther Stocker.
Presenti anche il pittore argentino Jorge Macchi, l’artista concettuale Nadia Kaabi-Linke, nata a Tunisi e di base a Berlino, così come la direzione della luce dell’artista americana Darel Carey (2021), un intricato modello di percezione ottica e spaziale creato con linee di nastro adesivo sulla scala mobile di Ithra.
La mostra, che affronta tematiche con mezzi e approcci di ampio respiro, ospita anche opere d’arte in prestito dell’americano Robert Lazzarini e dell’artista contemporaneo argentino Tomás Saraceno.
Ithra open call
Gli artisti emergenti sauditi avranno la possibilità di partecipare al programma di “Ithra open call, che mira a supportare una selezione di talenti locali investendo nella loro crescita attraverso il tutoraggio e la formazione. Di 158 iscritti, 11 sono stati selezionati e l’opera light upon light della giovane artista Walaa Fadul è stata proclamata vincitrice di questa edizione. L’opera d’arte vincitrice è una composizione di sei proiettori olografici e immagini olografiche 3D. L’opera esplora il concetto di percezione attraverso la luce, il colore e il vuoto.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura dell’artista e designer saudita Yusef Alahmad.