Ispirandosi ai cartelloni pubblicitari e alle insegne onnipresenti nel paesaggio americano, artisti come Andy Warhol e Roy Lichtenstein – sfruttando le immagini prodotte dai mass media e dalla pubblicità che reclamizzano gli oggetti di uso comune e i nuovi idoli del cinema e della musica – creano alcune tra le immagini più memorabili del XX secolo: l’intento è quello di svelare il lato oscuro del sogno americano. Nasce così tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, alla fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, la Pop Art.
Nel documentario il critico d’arte e presentatore inglese Alastair Sooke, intervista protagonisti di primo piano come l’americano James Rosenquist e l’inglese Peter Blake, per capire il contesto nel quale è nato questo movimento artistico e lo spirito che lo animava, l’eredità che ha lasciato in tutto il mondo e in particolare il successo che ha avuto nella società e nella “produzione creativa” di una delle nazioni più in crescita degli ultimi decenni: la Cina.