NAPOLI – Affreschi a tinte vivaci, un cavallo bardato, un padrone e uno schiavo che si preparavano a fuggire, un’iscrizione che permette di datare con sicurezza l’eruzione, prezioso vasellame… Pompei ha ancora molto da rivelare e da raccontare.
A guidarci in questo straordinario viaggio è Alberto Angela in “Stanotte a Pompei”, un racconto che segue minuto per minuto la tragedia che distrusse l’antica città partendo dalla notte prima dell’eruzione.
Oltre a Pompei si visiterà Ercolano, con le sue meravigliose terme ancora intatte e i favolosi gioielli ritrovati sugli scheletri dei fuggiaschi.
Ad accompagnarci saranno via via degli ospiti illustri. E soprattutto il testimone della tragedia, Plinio il giovane, che ha raccontato della morte dello zio Plinio il vecchio e di come invece lui si sia salvato. A farne rivivere la testimonianza sarà Giancarlo Giannini.
Il racconto partirà dalla cima del Vesuvio per sfatare un luogo comune. Il vulcano non esisteva ancora, si è formato proprio a causa di quella esplosione del 79 dopo Cristo. Ecco perché i pompeiani non erano allarmati dai molti segnali che si succedevano nei giorni e nelle settimane precedenti: scosse di terremoto, mancanza d’acqua, crolli paurosi. La vita continua nelle affollate strade: l’attore Marco D’Amore racconterà gli sconcertanti intrecci tra affari, malaffare e politica che agitano Pompei in quel periodo.
Con il tre volte premio Oscar Vittorio Storaro, poi, si entrerà nella Villa dei Misteri per ammirare i colori nei quali vivevano immersi gli antichi romani.
La riscoperta di Pompei è cominciata nel Settecento, e tra i primi visitatori Wolfgang Amadeus Mozart, una visita che ha lasciato il segno nella sua opera: ce ne daranno un saggio il violinista Uto Ughi e il soprano Maria Sardaryan. Dal Settecento in poi, grazie ai tanti lavori e alle tante ricerche, Pompei è diventata davvero “la più viva delle città morte”, e come tale sarà raccontata da Alberto Angela.
“Stanotte a Pompei”, diretta da Gabriele Cipollitti, è una grande produzione tutta realizzata dalla RAI in 4K HDR, arricchita da spettacolari riprese con elicotteri e droni, effetti speciali, minifiction… tutto al servizio di una importante operazione culturale di Rai1, che verrà trasmessa anche sul canale RAI 4K disponibile al 210 della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat.