Indagini appassionanti sulle tracce di tombaroli, trafficanti, falsari e collezionisti, protagonisti di un business milionario pari soltanto a quello del narcotraffico internazionale. “Art Detective” ricostruisce i casi più eclatanti di furto di opere d’arte, con le testimonianze degli investigatori del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che, in collaborazione col Ministero per i Beni e le Attività Culturali e grazie a indagini complesse, hanno recuperato oggetti di inestimabile valore.
La puntata di venerdì 26 luglio narra la vicenda di un famoso tombarolo che in punto di morte, forse pentito per i tanti furti commessi, chiede agli investigatori di ritrovare un eccezionale reperto da lui trafugato, insieme ad altri pezzi, molti anni prima nella zona di Ascoli Satriano, in Puglia. È un “trapezophoros”, un sostegno per mensa, scolpito nel IV secolo a.C. in rarissimo marmo policromo. I Carabinieri si trovano ad affrontare una ricerca non facile. Il “trapezophoros” è, infatti, passato più volte di mano fino ad arrivare al Getty Museum di Malibu, che lo ha comprato per cinque milioni e mezzo di dollari. Grazie all’attività del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale tornerà in Italia dopo più di vent’anni dalla sua sparizione.