MESSINA – La città di Taormina ospiterà dal 4 agosto al 17 settembre la mostra “Ritorno alla Magna Grecia”, realizzata da Collezione La Gaipa. La mostra rappresenta una tappa fondamentale di un progetto di recupero e di valorizzazione di reperti archeologici originari della Magna Grecia che nei secoli scorsi sono andati dispersi nel mondo.
Il progetto ha l’obiettivo di riacquistare presso case d’asta, antiquari e collezionisti privati i reperti per consentirne il ritorno nel territorio di origine e la pubblica fruizione. Fino all’entrata in vigore della Legge n. 1089 del 1939 “Tutela delle cose d’interesse artistico o storico”, la salvaguardia dei beni archeologici italiani era demandata ad una normativa assolutamente permissiva che di fatto consentiva a chiunque di fare commercio indiscriminato di oggetti di interesse storico ed archeologico talvolta anche di notevole valore.
La collezione La Gaipa nasce da Fabrizio La Gaipa, imprenditore turistico e grande appassionato di arte antica, che già in passato aveva dato vita ad iniziative culturali innovative e legate all’archeologia come l’apertura ad Agrigento dell’Hotel Costazzurra Museum & Spa, primo archeo-hotel del mondo, eventi culinari legati alla cucina dell’antichità e persino la riscoperta di trattamenti e rituali estetici dell’antichità quali il massaggio con lo strigile.
L’esposizione proporrà una variegata selezione di oggetti che spaziano da quelli di uso comune sino a pezzi rarissimi come, ad esempio, un lekytos (vaso dal corpo lungo), andato perduto per secoli, del pittore di Haimon (uno dei 117 esemplari esistenti al mondo, custoditi nei piu’ prestigiosi musei). Ed ancora, coppette rituali, statue votive, bronzetti e svariati oggetti di uso quotidiano.
Fabrizio La Gaipa ha spiegato: “Per capire lo spirito della Collezione, è emblematico il caso del lekytos del pittore di Haimon. Di questi reperti se ne conoscevano solo centosedici e questo, come pure altri, a causa delle dispersioni, era andato perduto. Recuperare questi oggetti significa recuperare la nostra memoria e la nostra eredità culturale e materiale”.
La mostra sarà ospitata nella Sala Estate del Palazzo Duchi di Santo Stefano che, dopo il Teatro Antico, è l’edificio storico più bello di Taormina. La curatela scientifica del progetto è stata affidata a un team di giovani archeologi guidati dal dottor Salvatore Varisano. L’allestimento è curato dall’architetto Alfonso Cimino.
Il programma della mostra prevede un palinsesto di approfondimenti che vedranno coinvolte importantissime realtà culturali e scientifiche.