TARANTO – Giovedì 9 gennaio è stato presentato, presso la Sala incontri del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il protocollo siglato tra l’Azienda sanitaria locale (Asl) di Taranto e il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA). Ad illustrare i punti cardine del progetto sono stati Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo, e Stefano Rossi, direttore generale Asl Taranto.
Il protocollo prevede, nel quadro di una più ampia collaborazione per progetti di ricerca che vedranno la collaborazione tra i due Enti, l’organizzazione di attività, iniziative e programmi per la promozione dell’accesso delle persone con diversabilità alla cultura con l’obiettivo di permettere loro la più ampia fruizione delle ricche collezioni del Museo.
Si tratta dunque di un’iniziativa che intende incoraggiare l’espansione di attività culturali e artistiche rivolte a pazienti, ospiti di strutture, anziani, disabili, che rappresentano una fascia di cittadini con livelli di partecipazione e pratica minore.
E’ stato infatti evidenziato come l’accesso e l’accoglienza alle persone con disabilita psichiche, fisiche e neurologiche nei Musei “produce significati, comprensioni, ricordi, attraverso processi comunicativi diversi, se non nuovi, rispetto alle strategie terapeutiche quotidiane”.
Il protocollo prevede la partecipazione e il supporto anche della Regione Puglia. “L’attenzione della Regione Puglia e dell’Asl Taranto verso le persone che vivono in condizione di fragilita, è sempre molto alta. – Ha sottolineato il presidente della Regione, Michele Emiliano – Da oggi, grazie all’arte, in tanti potranno vivere esperienze inclusive all’insegna della cultura e della conoscenza. Il Museo, l’arte – ha aggiunto Emiliano – possono cosi diventare catalizzatori di un processo migliorativo, accompagnando positivamente i percorsi di cura”.
Per la direttrice Degl’Innocenti si tratta di un “progetto ambizioso”. E’ infatti la prima volta in Italia che si realizza una progettazione strategica tra un Museo e una Asl sul rapporto tra arte e salute. “Diversi studi – ha spiegato la direttrice – hanno dimostrato che le visite ai Musei migliorano e allungano la vita delle persone e questo vale anche per i soggetti in condizione di fragilità.”
Il progetto come specificato dal direttore generale Asl Taranto, Rossi, si ispira a quelli già sperimentati con successo negli Usa e in Canada.
Rossi ha quindi spiegato che in una società caratterizzata da una popolazione sempre più anziana, con più persone affette da malattie croniche e forme di disagio psichico “è necessario fornire delle risposte nuove che affianchino le cure e le terapie e che possano migliorare la vita”. “Sarebbe bello – ha concluso – se il Museo diventasse una sorta di reparto di eccellenza dell’ospedale”.