ROMA – “È terminato nella notte in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera l’esame del decreto terremoto, il provvedimento è stato molto rafforzato grazie anche all’impegno di tutti i gruppi politici, della relatrice Chiara Braga e della sottosegretaria Paola De Micheli. Molte le misure per favorire la ricostruzione e il futuro, anche se c’è molto da fare”. Questo quanto scrive su Facebook Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, riguardo la legge di conversione del decreto terremoto varata questa notte in Commissione nell’ambito della quale è stato approvato l’emendamento Realacci sull’8×1000.
Continua dunque Realacci: “E’ stato approvato il mio emendamento che prevede che tutta la quota dello Stato dell’8×1000 sarà destinata, per 10 anni, alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali distrutti o danneggiati dal sisma. La Commissione, esaminando la conversione in legge del decreto, ha infatti approvato la mia proposta a sostegno dei beni culturali feriti. Si tratta di circa 150/200 milioni l’anno che garantiranno una fonte certa e sicura di finanziamenti, due miliardi in dieci anni. Una proposta che sin dall’inizio ha incontrato il parere favorevole anche del Ministro Franceschini.
Quello dei beni culturali è uno dei settori più colpiti: solo le chiese distrutte o danneggiate sono oltre milleduecento. Parliamo di siti di alto valore artistico, storico, architettonico contenenti opere d’arte di pregio. Dalla necessità di ripristinare quei beni e quei luoghi, fondamentali per l’economia oltre che per la nostra identità, nasce un’opportunità per il lavoro, le imprese, le università. Un grande laboratorio di restauro, cultura e innovazione diffuso sul territorio; importante per l’Italia e l’Europa.
La voce “beni culturali” è già presente nelle destinazioni della quota dello Stato dell’8×1000, ma attualmente si disperde fra le altre. Concentrare i fondi su un solo obiettivo renderà più efficace e trasparente il loro utilizzo, incentivando anche i cittadini a preferirlo nella dichiarazione dei redditi. Tutti potranno anche in questo modo contribuire al futuro delle comunità drammaticamente colpite.
Un segnale di speranza e di fiducia per quelle comunità. Un’idea di Italia da far vivere proprio a partire dalle zone del sisma.” – conclude il post.
La deputata Pd Irene Manzi ha così commentato l’approvazione dell’emendamento: “Con l’emendamento Realacci, approvato questa notte in Commissione, il Governo riconosce l’importanza del recupero dei beni culturali nelle aree colpite dal sisma come fattore di sviluppo e ripresa di quelle comunita’”. “Una proposta – spiega – lanciata a Camerino nel dicembre scorso dal presidente della Commissione Ambiente Realacci in occasione della visita dei parlamentari nei luoghi colpiti da sisma, che ora si concretizza grazie al lavoro congiunto delle commissioni parlamentari con il Ministro dei Beni culturali Franceschini. “Il patrimonio culturale, drammaticamente danneggiato dai terremoti di agosto e ottobre, è un elemento identitario fondamentale per le comunita’ colpite e un veicolo importante per la ripresa di quei territori. Proprio per questo la destinazione per il prossimo decennio di risorse certe e stabili finalizzate al restauro e al recupero di quei beni e’ una scelta importante che come parlamentari abbiamo condiviso con Franceschini e che, come componente della Commissione Cultura della Camera, voglio rivendicare con forza ed orgoglio. Tutti noi, come contribuenti – conclude Manzi – nei prossimi anni potremmo fare una scelta concreta, destinando il nostro otto per mille allo Stato, contribuendo al recupero dei nostri borghi e del nostro patrimonio culturale”