TORINO – Con una ricca serie di testimonianze artistiche, fotografiche, documentali e di oggetti, la mostra “Dalle bombe al Museo”, che inaugurerà il 14 dicembre, intende ricostruire la rinascita dell’arte moderna, negli anni che vanno dal 1942 al 1959, attraverso l’emblematica storia della ricostruzione della GAM di Torino.
Tra il 1940 ed il 1945, durante la seconda guerra mondiale, molte zone della città di Torino furono danneggiate profondamente dalle bombe. Anche l’edificio del 1880, che ospitava le opere della Galleria Civica d’Arte Moderna, nato inizialmente come padiglione temporaneo per una Esposizione Nazionale – veniva bombardato e parzialmente ridotto in macerie. Con la fine della guerra si decise di ricostruire un nuovo edificio su progetto di due giovani architetti: Carlo Bassi (1923) e Goffredo Boschetti (1923-2013), che vinsero un bando pubblico della Città di Torino.
La mostra illustra questo percorso di ricostruzione che fu anche di stimolo per un rinnovamento dei linguaggi artistici. All’epoca la Galleria cominciò infatti a lavorare con l’intenzione di costruire una collezione di respiro internazionale, che già maturava persino prima che il cantiere fosse cominciato.
L’esposizione consente, attraverso una campionatura di opere di artisti come Marc Chagall Hans Jean Arp, Giacomo Manzù, Hans Hartung, Emilio Vedova, Pinot Gallizio, di avvicinarsi allo scenario torinese e all’immaginario visivo dell’epoca, in un intreccio tra arte, design, architettura, che restituisce l’atmosfera del tempo. In mostra si ritroveranno esempi di mobili ed arredi – originali o ricostruiti – della Galleria d’Arte Moderna del 1959.
La mostra, che si concluderà il 14 maggio 2017, è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.