SIENA – Torna a Siena la Madonna del Solletico di Masaccio per il progetto Uffizi Diffusi, di cui è artefice Elke Schmidt; un modo per diffondere la cultura e permettere ai turisti di apprezzare le bellezze naturali e artistiche del nostro territorio gustandole anche fuori dal loro contesto abituale.
“Il progetto Uffizi Diffusi – ha spiegato Schmidt – si basa soprattutto sull’idea di rendere visibili, migliaia di tesori presenti nei depositi che nessuno riesce a vedere, ma ci sono anche casi in cui l’intento é quello di valorizzare opere di grande valore artistico, come la straordinaria Madonna del solletico dipinta dal Masaccio”.
Tommaso Cassai di Ser Giovanni di Mone detto il Masaccio, nativo di San Giovanni Valdarno dipinse questo straordinario quadro nei primi anni del ‘400 su committenza del raffinato e sensibile Cardinal Casini vescovo di Siena dal 1408 al 1426.
Prestata generosamente alla Fabbiceria senese, la Madonna sarà esposta fino al 2 novembre nella Cripta del Duomo di Siena, insieme ad altre opere che accompagnano il percorso all’interno del suo Complesso e dell’Acropoli che, come ha detto il Rettore dell’Opera Metropolitana di Siena “acquisisce una valenza significativa e amplia l’offerta di visita per un turismo di qualitá”.
La Mostra promossa dall’Opera Metropolitana é ideata e organizzata da Opera Laboratori con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa, Montalcino, della Soprintendenza Archeologica Belle Arti della Provincia di Siena, Grosseto, Arezzo e della Biblioteca degli Intronati di Siena.
L’opera che esprime grande intimità, é realizzata a tempera su tavola e fondo oro di 24,50×18,20, ed é stata creata certamente per la devozione privata, considerate le misure che ne rendevano agevole lo spostamento per la contemplazione, le preghiere e la meditazione. Accanto a questa opera durante il percorso incontriamo le miniature del Cerimoniale dei vescovi, miniato da Martino di Bartolomeo (1408, Biblioteca Laurenziana di Firenze), il Messale romano della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, decorato da un miniatore attivo a Siena tra il 1428-30. Di grande interesse é il testamento di Misser Antonio cardinale di Sancto Marcello (Siena, Opera Della Metropolitana, Archivio Storico), un registro pergamenaceo di 19 carte manoscritte in lingua volgare, ancora oggi perfettamente leggibile, redatto tra il 1431 ed il 1438, pochi mesi prima della morte avvenuta nel 1439. Qui vengono citati vari lasciti tra cui un messale foderato di velluto azzurro, miniato, con fibbia di argento dorato, valutato 80 fiorini. La Madonna delle ciliegie del Museo di arte sacra della Diocesi di Grosseto, eseguita dal Sassetta nel 1435, dimostra che il cardinale Casini dette vita a legami artistici tra Siena e Grosseto, oltre che con Firenze e Roma.
Alla realizzazione della mostra ha contribuito un comitato scientifico internazionale costituito da insigni studiosi italiani e stranieri, le cui ricerche sono confluite in un prezioso catalogo edito dalla casa editrice Sillabe, curato da Marilena Caciorgna e Cristina Gnoni Mavarelli, introdotto da Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo Metropolita di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, dal Rettore dell’Opera della Metropolitana Guido Pratesi, da Don Enrico Grassini, direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e dallo stesso Eike D. Schmidt. I saggi sono di Antonio Paolucci, Cristina Gnoni Mavarelli, Machtelt Brüggen Israëls, Marilena Caciorgna, Wolfgang Loseries, Francesca Fumi Cambi Gado, Barbara Tavolari, Annalisa Pezzo, Marta Fabbrini.