Una nuova sala del Museum Jorn di Silkeborg celebra il periodo italiano dell’artista e rinsalda il legame con Albissola Marina, la “fabbrica dei sogni” ligure della ceramica e della libertà creativa.
C’è un ponte ideale che collega la quieta campagna danese alle spiagge di ceramica della Liguria, e porta il nome di Asger Jorn. Il Museum Jorn di Silkeborg ha inaugurato una nuova sala interamente dedicata al periodo italiano dell’artista, celebrando la stagione di Albissola Marina – quella che Jorn scelse come casa e laboratorio dell’immaginazione. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Casa Museo Jorn e la Fondazione Museo della Ceramica di Savona, è molto più di una mostra: è un racconto di amicizie, di esperimenti collettivi e di un’Europa che si costruiva con l’arte, prima ancora che con i trattati.


Alla cerimonia inaugurale, l’11 novembre, erano presenti rappresentanti istituzionali e culturali italiani e danesi: tra loro l’ambasciatrice d’Italia a Copenaghen Stefania Rosini e il sindaco di Albissola Marina Gianluca Nasuti. Un’occasione per riaffermare il legame profondo tra due luoghi che, pur lontani geograficamente, condividono una parte decisiva della storia dell’arte del Novecento. La nuova sezione del museo racconta gli anni in cui Jorn, tra un soggiorno a Parigi e le scogliere liguri, trasformò Albissola in una fucina di idee internazionali. Fotografie, documenti e opere provenienti dagli archivi italiani e danesi compongono una timeline che segue il suo cammino: dall’arrivo nel borgo savonese nel 1954 alla fondazione dell’Internazionale Situazionista a Cosio d’Arroscia, fino alle sculture in marmo realizzate a Carrara nei primi anni Settanta. Spiccano due opere inedite create presso la storica bottega “Ceramiche San Giorgio”, che Jorn definiva con ironia e affetto “la Fabbrica dei Sogni”.



Un video accompagna il visitatore in un tour virtuale dentro Casa Museo Jorn, la straordinaria abitazione-giardino costruita dall’artista sulle colline di Albissola: una casa viva, decorata da ceramiche e mosaici, dove ogni muro sembra partecipare all’opera. È qui che Jorn ospitava amici come Lucio Fontana, Enrico Baj e Wifredo Lam, con i quali diede vita a creazioni collettive – alcune oggi esposte nella sala danese. Dietro questa iniziativa c’è una visione chiara: mostrare come Jorn, danese di nascita ma mediterraneo per scelta, abbia incarnato l’idea di un’arte europea, aperta al dialogo e alle contaminazioni. Albissola, con le sue botteghe artigiane, fu per lui un laboratorio di libertà dove sperimentare la materia e il pensiero. Silkeborg, con il suo museo affacciato sul fiume Gudenå, è oggi il custode di questa eredità condivisa.








