VERONA – Con la mostra Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona, la città scaligera celebra il Sommo Poeta nell’ambito del più ampio progetto Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021, promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale, con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
L’esposizione, ospitata alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, rappresenta il fulcro di una mostra diffusa appositamente ideata per le celebrazioni del centenario del 2021.
La rassegna intende sottolineare il forte legame tra Dante e la città scaligera, che gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70). Curata da Francesca Rossi, Tiziana Franco, Fausta Piccoli, la mostra, che copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento, presenta circa 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri. Due i nuclei tematici principali: il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento, mentre il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto.
In apertura, l’esposizione rievoca il leggendario e presunto incontro tra Giotto e Dante a Padova e consente di ripercorrere la cultura artistica scaligera nel grande snodo della rivoluzione giottesca. Il percorso espositivo prosegue poi nell’affascinante racconto del profondo legame che unì Dante e Cangrande della Scala, al quale il poeta dedicò il Paradiso. Testi decorati della Commedia, manoscritti e a stampa, accompagnano i visitatori dall’epoca di Dante alla fine del Settecento, attestando la costante attenzione che Verona e il Veneto rivolsero al Poeta e alla sua Opera. Tra le opere in mostra spiccano tre disegni di Botticelli, provenienti dal Kupferstichkabinett, Berlino.
Il secondo nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione ottocentesca, come incarnazione dei nascenti ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato.
Il percorso consente di comprendere il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che da un lato si alimenta della presenza storica e reale di Dante alla corte di Cangrande, dall’altro di quella immaginaria shakespeariana di Romeo e Giulietta, creati anch’essi nella cornice di un Trecento scaligero.
L’esposizione si lega in modo imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.
La mostra, aperta fino al 3 ottobre 2021, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana editoriale.
Vademecum
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti -Palazzo della Ragione
Cortile Mercato Vecchio 6 – Verona
Tel. 045 8001903
www.danteaverona.it; gam.comune.verona.it
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